Maturità 2022, scelte le seconde prove: latino al classico e matematica allo scientifico. Ma gli studenti non ci stanno: “Il ministro Bianchi ci ascolti”

Anche se ancora non c’è l’ufficialità sembrano ormai decise le materie della seconda prova scritta. Nessuna sorpresa ma la vera novità sarà che i testi verranno scelti e definiti dalle commissioni interne e non più dal Ministero. Una scelta che però non tranquillizza gli studenti che oggi scendono in piazza per protestare e chiederne l’abolizione.

Gli studenti oggi scendono in piazza per contestarla e chiedere di cambiarla ma la nuova maturità sembra ormai essere cosa fatta, tanto che (anche se non c’è ancora l’ufficialità) sembrano ormai essere già state decise le materie per la seconda prova scritta, come anticipa oggi il Corriere della Sera. Si tratta di latino per il liceo classico (con una versione e tre domande), matematica per lo scientifico e inglese per il liceo linguistico. Inoltre, al liceo delle scienze umane la seconda prova sarà quella di Scienze umane, al tecnico economico (ex ragioneria) ci sarà Economia aziendale, al tecnico industriale Elettrotecnica ed elettronica, all’Istituto tecnico turistico le discipline turistico aziendali, per l’Istituto tecnico per geometri previste Scienza delle costruzioni.

Tra le novità di quest’anno c’è sicuramente il fatto che saranno le singole commissioni di ogni scuola (e non quelle ministeriali come era stato prima al terremoto generato dalla pandemia) a preparare la seconda prova scritta (si riuniranno il 20 giugno). La scelta si baserà sulla base del programma realmente svolto durante l’anno scolastico, come una sorta di un super compito in classe. Per quanto riguarda la prima prova, quella di italiano e comune a tutti gli indirizzi e le scuole, le tracce a disposizione degli studenti saranno 7, così come accadeva prima del 2020.

Intanto però gli studenti non si arrendono e oggi saranno in piazza proprio per contestare la nuova maturità. Previsti cortei e presidi a Milano, a Palermo, Genova, Bari, Firenze, Perugia, Verona, Padova, Varese, Lodi, Agrigento, Taranto, Venezia, Latina, Pisa, Modena.

“È impensabile tornare a questo tipo di esame dopo mesi di pandemia – attacano i ragazzi della Rete degli Studenti Medi – e anche adesso, seppure la scuola sia in presenza dall’inizio dell’anno, sappiamo che la situazione non è davvero così: ci sono moltissime classi in quarantena o che sono state più volte in quarantena e quindi in dad durante tutto l’anno. Queste direttive, arrivate solo ora dopo mesi di incertezza, sono l’ennesima dimostrazione di un Ministero che non ascolta gli studenti e che non prende in considerazione la grave situazione psicologica che stanno vivendo, ma pensa invece solamente a valutarli. Persino il Presidente della Repubblica, nel suo discorso di insediamento, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto di noi studenti. Vogliamo risposte dal Ministro”.

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