Mascherine alla maturità, oggi vertice tra Bianchi e Speranza: si passerà dall’obbligo di indossarle alla “raccomandazione”?

In programma oggi un incontro tra il ministro dell’Istruzione e quello della Sanità sul caso delle mascherine durante gli esami di maturità che inizieranno il prossimo 22 giugno. Tra le ipotesi in campo quella di regole diverse tra prove scritte e orali ma si fa largo anche l’idea di un decreto ad hoc per superare l’obbligo di indossarle.

Una riunione per decidere sull’obbligo delle mascherine durante l’esame di maturità: è quella in programma oggi al Ministero dell’Istruzione e che dovrebbe mettere finalmente fine alla telenovela sul caso del sì o no alle mascherine durante gli esami di Stato che iniziano il prossimo 22 giugno. A vertice parteciperanno sia il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi che quello alla Salute Roberto Speranza.

Al momento la legge prevede l’obbligo dell’uso delle mascherine “fino al termine dell’anno scolastico” e cioè fino a quando i 550 mila studenti dell’ultimo anno delle superiori avranno finito le prove. Secondo alcune indiscrezioni circolate negli ultimi giorni l’orientamento del Governo sarebbe quello di far decadere l’obbligo del tutto e sostituirlo con una “raccomandazione”. Anche se l’ipotesi più probabile è quella che si vada a una distinzione tra prove scritte e orali così come ipotizzato qualche giorno da proprio dal ministro Bianchi.

Parole, quelle del titolare del ministero dell’Istruzione, che però non sono piaciute ai presidi convinti che non sia possibile scaricare ogni responsabilità sui presidenti di commissione. “Non possono essere loro a decidere se la mascherina si tiene o no agli esami orali: o c’è una ragione sanitaria o non c’è. Un chiarimento dovrebbe arrivare dai ministeri della Salute e dell’Istruzione” aveva Antonello Giannelli dell’associazione nazionale presidi (Anp).

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a un comizio elettorale nei giorni scorsi, si era detto “possibilista” sull’abolizione della mascherina alla Maturità: “Mi auguro che nel primo Consiglio dei ministri utile, mi pare sia convocato per il 15 giugno, si possa arrivare a questa modifica normativa”.

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