Mani e libri insanguinati davanti al Ministero: protesta dopo il caso dello studente che ha perso un dito durante uno stage

Azione messa a segno dal Blocco Studentesco a pochi giorni dal ferimento di un 18enne che stava partecipando a un programma di alternanza scuola-lavoro in un’impresa di Genova.

Mani e libri insanguinati per protestare contro l’ennesimo incidente durante un percorso di alternanza scuola-lavoro. È quanto messo in scena stamane davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito da parte del Blocco studentesco dopo l’episodio dei giorni scorsi a Genova che ha visto uno studente 18enne perdere un dito durante uno stage effettuato nell’ambito del Pcto in una ditta di isolanti termici.

“Secondo il ministro Valditara la riforma degli istituti tecnici è nata per ‘garantire competitività al nostro sistema produttivo’ innalzando ‘a un minimo di 200 le ore di alternanza scuola-lavoro, anticipandone l’attuazione al secondo anno e liberalizzando ulteriori stage non retribuiti nelle ‘filiere formative’ – sottolinea l’associazione studentesca – Intanto a Genova è andato in scena l’ennesimo macabro incidente: uno studente si amputato un dito durante lo svolgimento del suo stage. Questa è l”Italian Horror story’ che nessuno vuole vedere: precariato e sfruttamento messo a regime dal sistema liberale. Un tritacarne per le prossime generazioni che si vedranno tagliate cultura, futuro e dita in nome del guadagno di pochi, mentre il governo pensa ad importare manodopera qualificata per sostituirli”.

“Diciamo no alla riforma – concludono dall’associazione studentesca – Continuiamo a batterci contro la scuola azienda in tutte le forme che essa prenderà: che sia di destra o di sinistra. La cultura chiusa in quei libri insanguinati merita più importanza per la creazione di lavoratori consapevoli, non automi precari pronti al tritacarne capitalistico”.  

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