Roma, tensione al corteo pro Palestina gli studenti forzano il blocco a Psicologia: “Basta censura”

Duecento studenti sono entrati alla Sapienza al termine del corteo organizzato per la Palestina, sfondando il blocco imposto dall’università. Sul posto la polizia

Circa 200 studenti hanno forzato il blocco dell’università e sono entrati alla Sapienza. È successo nel pomeriggio di oggi, martedì 5 marzo 2024. Qualche ora prima, verso le 13.30 di oggi, hanno organizzato una manifestazione pro Palestina, contro la “censura e la repressione”. Si sono dati appuntamento al pratone della città universitaria e hanno sfilato in un corteo.

La data di oggi è stata scelta proprio in risposta alla convocazione del Senato Accademico: “Oggi si riuniscono, costringiamoli ad ascoltarci!  – scrivono agitando cartelloni in cui compare, oltre ai volti di alcuni politici italiani, come Matteo Salvini, Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni, anche il presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa e la rettrice Antonella Polimeni – Non è possibile che nel nostro ateneo si continui a censurare le iniziative in sostegno alla Palestina (come successo a psicologia e ancora prima a villa Mirafiori), mentre nelle piazze gli studenti vengono manganellati come a Pisa, Firenze e Catania. Fermiamo il genocidio, fermiamo la censura, fermiamo la violenza poliziesca”.

Studenti in corteo entrano a Psicologia

Una volta usciti, però, sono rientrati passando all’interno della facoltà di Psicologia. È proprio qui che si sarebbe dovuto tenere un evento sulla Palestina, la settimana scorsa. “Lo hanno proposto dal collettivo di psicologia, ma poi è stato annullato dalla vicepreside del dipartimento che lo ha valutato troppo di parte – raccontano alcuni studenti a Corriereuniv.it –. Ci hanno detto che non andava bene perché nei volantini appare il termine genocidio”.

Una prima protesta era stata organizzata già, proprio nella giornata in cui si sarebbe dovuto tenere l’evento, il 22 marzo. Ma oggi studenti e studentesse sono tornate a far sentire al propria voce. “Vogliamo dimostrare che studenti e studentesse sono al fianco del popolo palestinese, si oppongono agli accordi della Sapienza con le università israeliane e con le aziende belliche e alla mancata presa di posizione sul genocidio in corso”, fanno sapere le realtà che hanno aderito al corteo di oggi, Cambiare Rotta e il collettivo Zaum.

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