Inquinare di meno, risparmiare di più. Per salvaguardare l’ambiente e tagliare le bollette. L’associazione studentesca Luiss Sostenibile, nata ad aprile, si pone l’ambizioso – e virtuoso – obiettivo di rendere la Luiss Guido Carli di Roma la prima Green University del Belpaese. Un’istituzione accademica in cui si fa raccolta differenziata dei rifiuti, si utilizza l’energia con parsimonia e si cerca di non sprecare l’acqua e la carta.
Il progetto di Green University piace anche i vertici del prestigioso ateneo romano. Tanto è vero che il direttore generale della Luiss, Pierluigi Celli, e il rettore dell’ateneo, Massimi Egidi, hanno voluto aprire i lavori del primo incontro fra studenti ed esperti di ambiente e clima, tenendo così a battesimo la neonata associazione presentata ufficialmente nella sede dell’ateneo venerdì 15 maggio.
Intanto, dal canto loro, gli studenti “verdi” hanno già ottenuto dei piccoli risultati che lasciano ben sperare: come quello di far stampare fronte/retro i documenti nelle aule di informatica per ridurre i consumi di carta; o quello di far installare nella mensa dei dispenser per l’erogazione delle bibite, con conseguente calo dei consumi di bottigliette di plastica e di lattine.
Entro il prossimo anno la priorità è quella di raggiungere alti livelli di raccolta differenziata, ottenendo dall’Università gli appositi raccoglitori. E ancora puntare a un audit energetico del campus, al risparmio dell’acqua e a un progetto di Green procurement per la mensa. Senza tralasciare azioni di sensibilizzazione degli studenti sui temi dell’eco-sostenibilità. Al progetto Green University danno appoggio anche i docenti dell’ateneo romano.
Un’iniziativa che incontra anche l’interesse dei manager “in prima fila” nei progetti di eco-sostenibilità. Come Vittorio Vigliasindi, responsabile degli impianti di Enel Green Power, che si dice pronto a dare una mano: “Da sempre Enel si occupa di rinnovabili e con Enel Green Power cercheremo di focalizzare gruppi di persone esperte per migliorare l’efficienza e l’esercizio, dando giusta attenzione alla gestione degli impianti”.
Un sì convinto al progetto Luiss Sostenibile arriva anche dal responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani che, ricordando gli “impegni degli anni ’70 dell’associazione ambientalista nelle università italiane” sottolinea l’importanza di “contaminare un percorso universitario con temi di eco-sostenibilità” e di formare così “una coscienza più ecologica nella futura classe dirigente che uscirà dalla Luiss“.
“Mi fa piacere che i giovani si interessino al tema della sostenibilità con un approccio intelligente, acquisendo informazioni da esperti. Ed Eni è sempre aperta alla richiesta di formazione che arriva dagli studenti” è, infine, il messaggio portato dal responsabile Studi Economici di Eni, Giuseppe Sammarco, al primo incontro sui temi ambientali di Luiss Sostenibile. Il futuro dell’università è verde, come la speranza che l’impegno e la buona volontà di tutti portino i frutti sperati. Per migliorare la qualità della vita. Dentro e fuori dall’università.
Manuel Massimo