Sfatato il luogo comune del Sud scansafatiche: i collaboratori scolastici di Como sono più assenteisti di quelli presenti nel meridione.
Si assentano quattro volte di più rispetto ai docenti e 20 volte di più rispetto agli altri bidelli presenti nelle scuole private.
Pare, inoltre, che il 20% di essi non possa lavorare a pieno servizio perché non può sollevare pesi o ricoprire mansioni eccessivamente stancanti.
La Lombardia possiede il primato nazionale per le assenze degli assistenti scolastici.
A Milano e Monza il numero di assenze è pari a 21 giorni all’anno. Seguono Como, con 18 assenze, e Bergamo e Cremona, dove i bidelli rimangono a casa per 15 giorni.
“Non credo manchino le risorse. Il problema non è il numero dei lavoratori. Piuttosto, il 20% del personale è sotto-utilizzabile. Per la ridotta capacità di lavoro, non può sollevare pesi, fare pulizie, sono inabilità certificate”, ha chiarito il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Claudio Merletti.
AZ