L'Europa nel cuore degli universitari

europa.jpgL’Europa ai giovani piace. Soprattutto se hanno studiato. È questo in estrema sintesi il risultato della ricerca “Gli studenti universitari italiani e l’Europa – Conoscenza, percezioni e aspettative” realizzata dall’Associazione universitaria di studi europei e presentata oggi presso la Biblioteca universitaria di Pavia. L’indagine, i cui dati vengono pubblicati nell’imminenza delle elezioni europee del 6 e 7 giugno, è stata condotta con un totale di 18.576 questionari raccolti in 19 facoltà delle 22 università italiane che hanno aderito. In pratica quello che emerge è che il 69% degli universitari italiani ha fiducia nel progetto di integrazione europea, il 37% ha un livello alto di conoscenza della storia e dell’attualità dell’Ue, circa i tre quarti considerano l’immigrazione (72%), la ricerca e lo sviluppo (77%), l’energia (75%) e l’ambiente (79%) come problematiche che dovrebbero essere gestite a livello europeo.

L’UNIONE EUROPEA E LE SUE ISTITUZIONI
Il 37% dei giovani intervistati ha risposto correttamente alle domande riguardanti la storia e l’attualità dell’Unione europea dimostrando di avere un grado elevato di conoscenza dell’organizzazione internazionale. Per gli studenti è stato semplice riconoscere i simboli dell’Unione come l’inno (81%) e la bandiera a 12 stelle (56%), le istituzioni che ne fanno parte come il Parlamento (90%) e la Commissione (77%). Meno noti sono i padri fondatori dell’Unione come Robert Schuman (41%) e Jean Monnet (34%). L’indice di cultura europea aumenta con l’avanzamento dei corsi di studio: il 46% dei giovani che frequentano un corso post laurea ha un grado di conoscenza alto.

LA PERCEZIONE DELL’UNIONE EUROPEA E DELLA SUA MISSIONE
Alla domanda “Qual è la prima reazione che provi pensando al progetto di integrazione europea”, il 69% degli intervistati risponde “Fiducia” e solo il 17% “Diffidenza”. Il giudizio positivo per l’integrazione è alto (74%) tra i ragazzi che hanno un grado elevato di conoscenza della storia e dell’attualità dell’Unione. Sui singoli temi i giudizi sono diversificati. Per il 68% degli intervistati il processo di integrazione ha generato, nel nostro Paese, l’aumento dei prezzi, per il 52% la libertà di viaggiare, studiare e lavorare ovunque e anche, per il 42%, l’immigrazione senza controllo. Proprio sul fenomeno dell’immigrazione il 72% degli interpellati ritiene che dovrebbe essere esercitata la competenza a livello europeo, posizione che si replica anche su ricerca e sviluppo (77%), energia (75%) e ambiente (79%).

L’IDENTITÀ EUROPEA, IL FUTURO E LA COMUNICAZIONE UE
Il 43% dei ragazzi crede che in futuro, con consolidate istituzioni europee, possa esistere un’identità che accomuna i cittadini della Ue e il 58% degli studenti è favorevole all’ingresso di nuovi Paesi nell’organizzazione a patto che vi sia un’attenta valutazione dei candidati. Dalla ricerca emerge inoltre che gli universitari sono molto interessati ai progetti di scambio tra studenti dell’Ue (79%), spinti dal desiderio di conoscere nuovi Paesi nel 68% dei casi e di imparare una nuova lingua (61%). La prospettiva di intraprendere la propria carriera professionale in uno dei Paesi europei risulta interessante per il 79% degli intervistati. I ragazzi denunciano però che l’informazione disponibile sui temi europei è ancora da migliorare (48%) e per il 46% nei propri atenei si parla poco di Unione europea.

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