Nel bilancio finale del G8 delle Università di Torino ci sono anche due arrestati. Ieri infatti il giudice Silvia Salvadori ha convalidato gli arresti di Domenico Sisi, 29 anni, di Torino, e Alessandro Arrigoni, 26, di Milano. Domenico è rimbalzato subito sulla stampa nazionale per essere il nipote di Vincenzo, indagato nell’inchiesta delle nuove Br.
I due ragazzi sono entrambi incensurati. Ma nel corso del vertice torinese sono stati traditi da qualche passo falso. Domenico è stato fermato durante un controllo da parte delle forze dell’ordine e nello zaino gli sono stati trovati alcuni petardi e una tanica di benzina. Durante l’interrogatorio il ragazzo ha spiegato che quel materiale non era destinato ad un’aggressione verso le forze dell’ordine, ma che sarebbe servito per creare effetti coreografici. Una tesi che non ha convinto affatto il giudice, con il risultato di una conferma di detenzione.
Non è andata meglio ad Alessandro Arrigoni, accusato di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’accusa, in concorso di colpa, è di aver ferito tutti e 24 gli agenti di polizia e carabinieri che quel giorno sono finiti in ospedale. Le altre persone, però, sono ancora da identificare. Anche Alessandro non ha precedenti penali, laureato in Scienze Politiche, ha un impiego a tempo determinato presso la Prefettura di Milano. In passato, tra l’altro, ha frequentato un master post-universitario presso la nota università di Oxford, in Inghilterra.
Naturalmente la campagna di solidarietà degli studenti dell’Onda è già partita. Ieri a Torino gli studenti hanno organizzato un presidio al capolinea del 3, sotto il carcere Lorusso e Cutugno. Una cinquantina di universitari della Statale di Milano, invece, sono entrati negli uffici del Rettorato in via Festa del Perdono e hanno lasciato dei volantini e un appello per la liberazione di Alessandro. I giovani hanno anche consegnato una lettera in cui chiedono al rettore Enrico Decleva di firmare il documento per “Ale libero”. Nel testo si chiede “l’immediata scarcerazione di Alessandro” e “conto al rettore dell’inutile e squallido spettacolo offerto durante il G8 dell’Università di Torino”. Nei prossimi giorni si annunciano numerose iniziative di solidarietà ai due ragazzi arrestati, sia a Milano sia a Torino.
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