“Le Foibe come la Shoah”: gaffe del Ministero dell’Istruzione nella circolare inviata alle scuole. Bianchi fa mea culpa: “Un errore confrontare il dolore”

Ha scatenato un vero e proprio putiferio politico la circolare del Ministero dell’Istruzione inviata alle scuole per celebrare il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe. Dopo un giorno di accese polemiche e l’accusa di sostenere tesi “anti-storiche” il ministro Bianchi ha dovuto ammettere l’errore: “Un dramma non va confrontato con altri, perché si corre il rischio di generare altro dolore”.

Rischia di scatenare un caso politico la circolare inviata alle scuole dal Ministero dell’Istruzione per ricordare e celebrare il “Giorno del ricordo” per non dimenticare i massacri delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra che ricorre ogni anno il 10 febbraio.

La comunicazione ufficiale del Ministero, infatti, fa un netto parallelismo tra le vittime delle foibe e quelle della Shoah: “il Giorno del Ricordo – si legge nella circolare firmata dal capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione, Stefano Versari – e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso, la ‘categoria umana’ che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla ‘categoria degli ebrei’. Con una atroce volontà di annientamento, mai sperimentata prima nella storia dell’umanità. Pochi decenni prima ancora era toccato alla ‘categoria’ degli Armeni”.

Parole scritte nero su bianco che hanno scatenato un vero e proprio putiferio politico. “Chiediamo urgenti lumi al Ministro dell’Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile” ha tuonato per primo il Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo su Facebook commentando la circolare del Ministero.  “La dichiarazione del Ministero è stata un passo falso. Credo sia il frutto di una vulgata di discorso pubblico: a livello giornalistico c’è la tendenza a forzare ed equiparare le Foibe alla Shoah, la olocaustizzazione delle foibe va evitata, è fuorviante e non si rende neanche ragione alle vittime” ha commentato il professor Filippo Focardi, docente di Storia contemporanea all’Università di Padova. Furenti anche parlamentari e partiti politici che hanno invocato una presa di posizione del ministro Bianchi che non ha tardato ad arrivare.

“Ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore” ha detto il ministro di fatto sconfessando quello che i suoi stessi dirigenti avevano scritto e inviato alle scuole. Anche per questo Bianchi ha poi telefonato alla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e al Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Gianfranco Pagliarulo, ricordando che “il Ministro e il Ministero sono da sempre fortemente impegnati, e continueranno a esserlo, nella memoria della Shoah”.

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