Identikit dei progettisti e analisti hardware e software
Analizzando nel dettaglio le loro caratteristiche è possibile tracciarne un identikit e valutarne le performance professionali nel lungo periodo.
Svolgono davvero il lavoro per cui hanno studiato?
Analizzando la corrispondenza tra studi compiuti e professione svolta a partire dai gruppi disciplinari, emerge che tra i progettisti e analisti hardware e software sono decisamente più frequenti della media i laureati dei gruppi di ingegneria (57% contro il 13%) e scientifico (9% contro il 3%), all’interno del quale confluiscono i laureati in informatica.
Come si posizionano sul mercato del lavoro?
Il lavoro stabile coinvolge a dieci anni dal titolo la quasi totalità dei progettisti e analisti hardware e software: il 90% contro l’81% della media nazionale. In particolare, la maggioranza ha un contratto a tempo indeterminato, 77% contro il 63% registrato sul complesso delle professioni indagate. La precarietà riguarda solo il 10% degli intervistati (è il 19% a livello nazionale).
Dove sono inseriti
Com’era facile attendersi, i progettisti e analistihardware e software sono impiegati soprattutto nel settore privato, il 91% contro il 64% del livello nazionale; mentre nel pubblico è impiegata solo una minima parte di questa tipologia di professionisti: il 7,5% contro il 32% del complesso.
Il guadagno
A dieci anni dal conseguimento della laurea i progettisti e analisti hardware e software guadagnano 1.872 euro mensili netti, un valore nettamente superiore alla media nazionale (1.620 euro).