Lascia la madre per un uomo, piccola nel mirino dei compagni di classe

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“Papà, i compagni a scuola dicono che sei gay”: così una bambina di otto anni ha raggelato il padre, Antonio Vila Coro, durante un giro in macchina.
“Me lo ha detto una ragazza della mia classe. Ma le ho risposto che tu non sei gay, è solo che sei sposato con un altro uomo”, ha continuato la bambina.

Con questa frase, aveva espresso il suo rifiuto verso la parola gay ma non verso la condizione del padre, sposatosi con un altro uomo, dopo il divorzio dalla madre della piccola.
“La gente dice che tu sei ancora più gay, perché prima eri sposato con una ragazza e poi ti sei sposato con un ragazzo. Ma, papà, tu non sei gay”, aveva insistito la figlia.

Eppure, spiega l’uomo, sua figlia aveva già accettato pienamente l’omosessualità del padre. Anzi, per lei, è stato difficile capire il concetto inverso di omofobia.

“Una volta le ho mostrato la mappa dei diritti della comunità Lgbt nel mondo e si è dimostrata sorpresa quando le ho detto che in alcuni paesi non solo è illegale per due uomini sposarsi ma anche che possono essere messi in prigione solo perché si frequentano”, ha scritto il padre.
La figlia, incredula, aveva detto: “Com’è possibile? Cosa gliene frega a loro se due uomini si vogliono frequentare?”.

Vila Coro ha poi spiegato che a scuola era stato organizzato un corso per fare capire e accettare agli studenti cosa fosse l’orientamento sessuale, attraverso le metafore degli uccellini e delle api.
“E’ stato utile per spiegare ai ragazzi che l’orientamento sessuale di uno dei genitori non deve essere usato come insulto”, ha spiegato. Il corso, però, era stato cancellato dopo poco tempo.

AZ

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