Franziska Giffey ha conseguito un dottorato in Scienze Politiche a Berlino ma da anni il suo lavoro finale è al centro dei dubbi. Non è la prima volta che succede in Germania
“Ho scritto il mio lavoro in buona fede, al meglio delle mie capacità e coscienza e mi dispiace se ho commesso errori”. Ma intanto si è dimessa dalla carica di ministro per la Famiglia, Franziska Giffey, 43 anni, uno dei volti più spendibili del partito socialdemocratico tedesco, che già era in caduta libera e adesso rischia un ulteriore, pesante danno di immagine.
IL DOTTORATO
L’accusa è di quelle che soprattutto in Germania non perdonano. Giffey avrebbe copiato la tesi, riportato citazioni senza attribuirle. A muoverle le accuse per primo fu il sito Vroniplag Wiki nel 2019. Da una prima indagine della Libera Università di Berlino, dove grazie a quel testo era riuscita a raggiungere il dottorato in Scienze Politiche, Giffey era uscita assolta ma con tante ombre.
LA DECISIONE
L’ateneo infatti le aveva lasciato il titolo ma con rimprovero, autorizzando sospetti e la richiesta di dimissioni. Lei aveva resistito, assicurando che non avrebbe più utilizzato il titolo di doktor, ma adesso la terza indagine che sta per concludersi l’ha indotta ad anticipare i tempi. Così le dimissioni sono arrivate nella mani della Cancelliera tedesca, Angela Merkel, la quale dal canto suo ha detto di aver accettato la decisione con “rispetto e rimpianto”. Giffey infatti è stata l’astro nascente socialdemocratico, già messasi in luce nella carica di borgomastro di Neukolln.
PASSO DI LATO
Il suo comunque non è un passo indietro dalla politica, semmai di lato. Ha infatti confermato l’intenzione a candidarsi a borgomastro di Berlino a settembre. Un altro duro colpo per il partito, anche se la popolarità di Giffey, almeno nel suo caso specifico, potrebbe consentirle di avere comunque il consenso necessario. “Ci sono state nuove discussioni sulla mia tesi – ha detto ancora – il governo, il mio partito e l’opinione pubblica hanno il diritto alla chiarezza” in questo modo ha spiegato la sua scelta.
NON E’ IL PRIMO CASO
Tanti i casi di politici tedeschi caduti sulla tesi. Un ministro della Difesa, Karl Theodore zu Guttenberg e una dell’Istruzione, Annette Schavan, nel 2011 e nel 2013, oltre a un deputato della Cdu, Franck Steffel, che nel 2017 a differenza degli altri due non si dimise dalla carica ma ha annunciato il ritiro dalla politica una volta finita la legislatura. Perfino l’attuale presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen era stata accusata dallo stesso sito di aver copiato la tesi, ma l’Università di Hannover.