“La sicurezza informatica è un tema che sta entrando sempre più nella nostra vita quotidiana” – voce allo studente

Corriereuniv.it in occasione del lancio delle guide digitali di orientamento, studiate per gli studenti in tempo di Covid ha intervistato Gianluca Maraschio, studente di Informatica (LM-18) presso l’Università degli Studi di Pisa.

Gianluca, quando hai scelto di studiare questo corso di laurea e quali sono le motivazioni che hanno guidato la tua scelta? 

Dopo la maturità, avevo già le idee chiare sul fatto che l’Informatica di cui ero appassionato sarebbe stata la materia che mi avrebbe accompagnato nel futuro che mi aspettava. L’unico dubbio era quello di scegliere tra la facoltà di scienze informatiche e quella di ingegneria informatica. Alla fine, ho optato per la prima e non me ne sono pentito assolutamente. 

Durante il tuo percorso hai trovato materie di studio che non avevi valutato al momento dell’iscrizione? 

Si, senza dubbio, specie al primo anno, mi aspettavo materie più pratiche, e invece ho dovuto affrontare molti corsi teorici. Ho comunque assorbito bene tale impatto, tanto da apprezzare poi le materie teoriche perché mi sono reso conto che esse ti insegnano ad usare gli strumenti giusti per poter imparare velocemente nuovi linguaggi di programmazione, nuove tecnologie. Focalizzarsi solo in una tecnologia non è molto vantaggioso nel campo informatico, in quanto ogni anno emergono sempre nuove tecnologie da imparare, è il tipico paradosso di Achille e la tartaruga! 

Quali competenze hai acquisito al termine del corso? 

Le competenze che ho acquisito al termine del corso riguardano principalmente la progettazione del software o di sistemi informatici complessi, dalla teoria alla pratica. Inoltre, ho acquisito competenze nell’installazione di reti informatiche, e nella emergente materia della sicurezza informatica. 

Ti sei già indirizzato verso un ambito occupazionale o figura di lavoro specifici? 

Si lavoro presso una azienda di software che si occupa di sviluppare un prodotto software utilizzato in ambito finanziario dalle grandi corporation

Consiglieresti questo percorso a un diplomando/a? 

Si, specialmente a chi è interessato ad apprendere i gli strumenti teorici e pratici che ti aiutano ad essere al passo con le sempre nuove tecnologie informatiche emergenti, a capire cosa c’è dietro la realizzazione di un software, o di un sistema informatico complesso. Oppure, non di meno importanza, apprendere come rendere sicuro o vulnerabile un sistema informatico, in quanto la sicurezza informatica è un tema che sta entrando sempre più nella nostra vita quotidiana. 

Una parola, un’immagine che riassume il tuo percorso di studi?

L’immagine del noto fumetto di Corto Maltese, in quanto il mio percorso di studi è stata un’avventura dove ho incontrato nuovi ambienti, persone di ogni sfaccettatura, ostacoli da superare e infine professori con cui ho costruito un bel rapporto di stima e professionalità. 

Conosci le prospettive occupazionali del tuo campo? 

Si, quello più ovvio è quello di sviluppatore di software, ma ci sono altri sbocchi non meno importanti, come il sistemista, il configuratore di reti informatiche, e l’emergente consulente nel campo della sicurezza informatica. 

Mariella Bologna

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