La Service Tax? Farà solo aumentare gli affitti in nero. E tutti i fuorisede dovranno pagarla di tasca propria

Service Tax
Via l’IMU, arriva la Service Tax. Come reagiscono gli studenti? Ad essere sbalorditi sono soprattutto i fuori sede, che dovranno sborsare di persona la nuova tassa.
“La sostituzione dell’IMU con la Service Tax, tassa che dovrà essere pagata anche dagli inquilini, rischia di indebolire particolarmente la posizione di centinaia di migliaia di studenti – scrivono in un comunicato giunto alla redazione del Corriere dell’Università gli studenti di Rete della Conoscenza.
Questa tassa, infatti, graverà maggiormente su decine di migliaia di universitari fuorisede. Con questa logica, quindi, moltissimi studenti e studentesse saranno spinti ad accettare affitti in nero per non risultare occupanti di uno stabile, aumentando l’illegalità e riducendo l’esigibilità dei diritti degli inquilini.

Qualora uno studente accettasse un contratto si ritroverebbe a dover pagare tasse di cui non si sanno ancora gli importi e che varieranno di comune in comune.

Service TaxLa Rete della Conoscenza – continua il comunicato – chiede con forza che il Governo e i Comuni agiscano tempestivamente per non indebolire ulteriormente un settore svantaggiato come quello degli studenti fuori sede, già schiacciati da affitti e spese che, in molte città sono diventati esorbitanti.

Ci preoccupa, inoltre, l’incertezza del gettito che proverrà da questa nuova tassa, andando a sostituire l’IMU che garantiva allo stato circa 4 miliardi di Euro, fondi che risulterebbero particolarmente utile se investite in istruzione e ricerca.

Non accettiamo – concludono i ragazzi – l’assenza strutturale di risorse da utilizzare con i servizi pubblici, anche una equa politica fiscale garantisce la giustizia sociale, verifichiamo che ad ora gli equilibri politici di Governo non stanno permettendo alcun miglioramento della situazione. Lotteremo, a partire dalla data dell’11 ottobre lanciata dall’UdS, affinché vi sia un rifinanziamento dell’Istruzione“.

 

Anche Michele Orezzi, Coordinatore dell’Unione degli Universitari, commenta duramente la notizia: “E’ del tutto inaccettabile che l’operazione IMU-Service tax vada a gravare, anche solo in parte, sugli studenti fuori sede che si trovano in abitazioni affittate. E’ l’esatto opposto del principio costituzionale del ‘chi più ha, più deve contribuire’. Per poter esonerare anche i proprietari delle grandi abitazioni sarebbero chiamati a pagare di più gli studenti fuori sede: una gravissima ingiustizia sociale, ancora più inaccettabile in un momento di profonda crisi come quello attuale”.

 

Continua Orezzi: “Solo poche settimane fa il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ha denunciato la drammatica situazione degli alloggi e della residenzialità degli studenti fuori sede in Italia. La risposta che viene oggi dal Governo su questo tema sembra un affronto. Chiediamo che il Governo apra immediatamente ad un serio confronto con il sindacato studentesco per bloccare immediatamente questa ingiustizia sociale”.

Proprio in questi giorni il Corriere dell’Università si era occupato della questione affitti per gli studenti fuori sede nelle principali città universitarie italiane, con non poche sorprese.

RN

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