Iscrizioni a scuola: portale in tilt. Un genitore a Corriereuniv: “La solita burocrazia italiana che non funziona”

Attese snervanti per genitori e tutori alle prese con la nuova piattaforma e il sistema della «sala d’attesa». A inoltrare la domanda per l’iscrizione alla prima classe un terzo di persone in più rispetto allo scorso anno
Teacher Patricia Sjöberg with students, Årstaskolan.

Pagine bianche, connessioni perse, moduli da ricompilare più volte, attese snervanti: le iscrizioni a scuola partono con lo scivolone ormai noto della pubblica amministrazione italiana. Il portale Unica, allestito dal ministero dell’Istruzione e del Merito per veicolare le ammissioni alle prime classi (di primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado) è andato in tilt ieri in tarda mattinata a causa dei tantissimi accessi. Poco prima delle 14, erano già 80 mila le domande accolte, alle 18 oltre 137 mila, alle 20.30 erano arrivate a 180 mila, e il sistema ne ha risentito: circa 55 mila domande in più rispetto all’anno scorso, quasi un terzo in più, un carico enorme. Un’enorme mole di traffico che ha causato un intasamento dei server.

I genitori: “Abbiamo dovuto aspettare la sera”

“La solita burocrazia italiana che non funziona – racconta a Corriereuniv.it la sua esperienza Massimo Alfieri, padre di Nicolas che frequenta il primo anno del liceo “Pilo Albertelli” di Roma -. Ho provato più volte durante la pausa pranzo in ufficio a fare l’iscrizione e nulla ho preso un’ora intera. La mia compagna anche ha provato ma nulla. Abbiamo dovuto aspettare la sera dopo cena e finalmente alle 23 siamo riusciti a fare l’iscrizione. Io davvero non capisco come sia possibile che ogni volta che la pubblica amministrazione annuncia mesi prima le proprie decisioni poi quando si va alla verifica dei fatti non funzioni mai nulla. Altro che digitalizzazione, in Italia siamo indietro di 15 anni”.

Tanto più che quest’anno c’è un nuovo meccanismo che mette in attesa chi sta inserendo la domanda: in pratica, dopo aver compilato tutte le pagine, e aver cliccato su “invia”, il sistema fa scattare una sorta di countdown, con i minuti di attesa necessari ad aspettare l’ok definitivo. Il boom di accessi e di problemi si è verificato nel pomeriggio di ieri, in serata la piattaforma funzionava regolarmente. Il 62,1% degli utenti ha comunque valutato efficiente il sistema del servizio, il 20,8% abbastanza, mentre poco meno del 20% si è detto poco o per niente soddisfatto, riscontrando problemi di collegamento, scollegamenti improvvisi, lentezze.

Iscrizioni scuola c’è tempo fino al 10 di febbraio

Le iscrizioni si potevano fare da ieri mattina alle 8, ma è possibile inoltrare la domanda fino alle 20 del 10 febbraio. E il ministero ha chiarito che le domande saranno considerate indipendentemente dall’ordine di arrivo. I criteri di precedenza sono deliberati dai Consigli di istituto e devono rispondere a principi di ragionevolezza.

L’iscrizione, completamente gratuita, è obbligatoria per tutte le scuole statali, facoltativa per le paritarie. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e le sezioni della domanda possono essere compilate in tempi diversi: quindi, se si desidera fare una pausa o se c’è un blocco informatico, si possono salvare le informazioni inserite senza inoltrare la domanda. Quest’anno gli studenti delle prime classi superiori possono scegliere anche gli istituti tecnici e professionali di 4 anni (176 quelli ammessi alla sperimentazione) e i nuovi licei made in Italy (dal 23 gennaio).

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Test Medicina, il Ministero aspetta l'esito degli altri ricorsi. Intanto slittano le date per i TOLC

Next Article

Studenti e associazioni sotto il ministero contro i tagli al fondo disturbi alimentari: "Curarsi in privato costa 300 euro al giorno"

Related Posts