Iran, aumentano i casi di studentesse avvelenate con il gas: “Metodo da regime nazista”

Sono ormai centinaia le ragazze ricoverate in ospedale dopo aver inalato sostanze nocive mentre si trovavano a scuola. Dietro agli episodi ci potrebbe essere il gruppo religioso Hazarehgera che si oppone all’istruzione delle giovani donne.

Intossicate inalando gas mentre si trovavano a scuola, nelle stesse aule e negli stessi cortili dove avevano protestato contro l’uso del velo obbligatorio dopo la morte della giovane Mahsa Amini, messa in custodia perché non portava l’hijab in modo corretto. Sono centinaia le studentesse iraniane portate in ospedale negli ultimi mesi dopo aver respirato inavvertitamente un gas che non uccide ma crea nausea, problemi respiratori, vertigini e debolezza.

L’ultimo episodio risale ad ieri quando alcune studentesse sono rimaste intossicate dopo avere inalato gas tossico in una scuola superiore della capitale iraniana Teheran, nel quartiere Tehransar. A renderlo noto è il quotidiano Etemad. Da fine novembre, oltre 600 studentesse sono finite in ospedale dopo essere rimaste intossicate a causa dell’inalazione di gas nelle scuole di varie città del Paese. Anche ieri era stato riportato un caso nella scuola superiore Khayyam di Pardis, città vicina a Teheran, e 35 studentesse erano state portate in ospedale. Secondo un docente del seminario di Qom, il gruppo religioso estremista Hazarehgera potrebbe essere responsabile delle intossicazioni perché si oppone all’istruzione per le ragazze mentre attivisti ritengono che si tratti di una vendetta dopo che nei mesi scorsi molte studentesse hanno manifestato contro il velo obbligatorio in seguito alla morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto.

“Il governo iraniano addita ‘fanatici religiosi’, ma quante altre bambine innocenti devono perdere la vita per metodi di sterminio nazista? Governo italiano e Ue agiscano per garantire il rispetto dei diritti umani” è stato il commento di Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra.

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