Valditara favorevole all’Intelligenza Artificiale a scuola: “Va governata, non subita”

“L’insegnante sarà indostituibile e dobbiamo far si che gli studenti divengano troppo dipendenti dall’AI”

L’intelligenza artificiale, se integrata all’interno di un protocollo di regole, può rappresentare un vantaggio significativo sia per gli insegnanti che per gli studenti. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si dichiara favorevole all’adozione dell’AI nelle scuole, tuttavia con alcuni limiti specifici.

“La tecnologia deve essere governata, non subita. Non può sostituire il ruolo dell’insegnante nei vari gradi scolastici. Dobbiamo inoltre evitare che gli studenti diventino eccessivamente dipendenti dall’AI, in quanto ciò potrebbe limitare la loro creatività. Inoltre, l’apprendimento attraverso la tecnologia deve essere un’esperienza sicura, efficace e stimolante”, ha detto nel corso del suo intervento agli Stati Generali dell’Intelligenza Artificiale organizzato da Class Editori.

L’introduzione dell’AI nella didattica potrebbe promuovere una maggiore personalizzazione dell’apprendimento e consentire a ciascun studente di beneficiare appieno dei vantaggi della tecnologia. “L’innovazione tecnologica offre un feedback rapido sul lavoro svolto e consente agli studenti di concentrarsi sui loro punti di forza. Ciò rende possibile coltivare i talenti individuali, che rappresentano l’obiettivo principale della scuola. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è necessario fornire una formazione adeguata ai docenti, in modo che possano contribuire alla capacità di programmazione e analisi degli studenti”.

ChatGPT

ChatGPT non è solo un motore di ricerca come Google, ma è molto di più: genera report, scrive poesie, ordina dati. Il mondo della scuola è in allarme: come bisogna arginare il fenomeno? Negli Usa, ad esempio, si è vietato agli studenti di utilizzare computer con l’accesso all’intelligenza artificiale. L’assistente digitale fa paura, ma occorre saperlo utilizzare. ChatGPT è un software totalmente gratuito, la cui prima versione ufficiale è stata rilasciata lo scorso 30 novembre. La chatbot sviluppata dal laboratorio di ricerca Open AI, organizzazione fondata da Elon Musk e Sam Altman, è in grado di generare testi, presi da internet e dal suo infinito database. La sua tecnologia risulta essere così efficace che Microsoft vorrebbe integrarla nel suo pacchetto Office.

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