L’insalata in busta? Nasconde parecchie insidie. È quanto mette in evidenza uno studio dell’Università di Torino condotto su un campione di 100 insalate in busta: il dati riportati sono particolarmente spaventosi, in particolare per l’elevata quantità di microrganismi e batteri presenti nei prodotti analizzati. Lo studio mette inoltre in evidenza come l’insalata confezionata tenda a deteriorarsi molto più facilmente, arrivando ad una data di scadenza decisamente precoce: infatti, anche se non ci sono conservanti e la freschezza dovrebbe essere garantita dalla busta stessa e dalla temperatura, dal confezionamento al consumo possono passare anche diversi giorni. E questo ha un ruolo decisivo.
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