In Italia un giovane su quattro è un Neet: gamification e digitale per trovare lavoro

Piattaforme e startup cercano la soluzione per avvicinare i giovani al mondo del lavoro con tecniche innovative che interessano il digitale.

L’Italia è ai primi posti in Europa per la disoccupazione giovanile e si piazza sul podio per numero di giovani inattivi. Nel Belpaese, infatti, sono oltre tre milioni i Neet (ragazzi e ragazze che non studiano e non lavorano). Secondo gli ultimi dati riportati nel decreto del ministero Politiche giovanili-Lavoro di adozione del piano Neet Working, di emersione e orientamento dei giovani inattivi, nella fascia d’età 15-34 anni i giovani inattivi sono 3.047.000, praticamente uno su quattro. È il dato peggiore dopo Turchia, Montenegro e Macedonia.

Neet e gamification

Al via la piattaforma “MiAssumo” – digitale, gratuita e di gaming – che accompagna gli studenti dalla scuola media fino all’Università attraverso meccanismi di gamification e giochi di ruolo aiutandoli a riconoscere le proprie competenze e riassumerle in un cv. Avvicinandoli così alle professioni del futuro. La piattatforma nasce dall’esperienza di Parole O_Stili, l’associazione che dal 2017 con il suo Manifesto della comunicazione non ostile, combatte le parole d’odio in rete e promuove una cittadinanza digitale responsabile, riflettendo sugli aspetti etici della vita sociale e civile. “MiAssumo” è un progetto che immagina di tenere più stretti tra loro l’orizzonte etico e quello esistenziale e professionale, così da poter offrire alle nuove generazioni la possibilità di un aiuto concreto. L’orientamento, insomma, è una sfida a tutto tondo. Tra le altre cose ha l’obiettivo di colmare la carenza formativa nelle scuole italiane e rispondere al mancato incontro tra offerta e domanda di lavoro: che pesa oggi 1,5% del Pil nazionale.

Nata dall’esperienza di Parole O_Stili, che in cinque anni ha coinvolto oltre un milione di studenti e 250mila insegnanti, si rivolge ai giovani dagli 11 ai 26 anni con l’obiettivo di aiutarli a crescere, sia come persone che come professionisti, così da potersi affacciare più facilmente al mondo del lavoro. Gli alunni saranno coinvolti in un percorso pluriennale di formazione, strutturato con attività di classe, a gruppi o singole per poter riconoscere le proprie competenze e attitudini e orientarsi al meglio nel percorso di studi e professionale. In Italia, quasi un istituto su due (48%) non ha fatto orientamento ai ragazzi e nel 50% dei casi lo ha organizzato secondo i classici incontri offline, ovvero con docenti universitari o in momenti come fiere, saloni o open day. Attraverso la piatatforma, con l’aiuto di particolari meccanismi di gaming i ragazzi potranno iniziare da subito a generare il proprio curriculum grazie a un’intelligenza artificiale addestrata ad hoc.

La simulazione del lavoro in azienda

Proprio perpromuovere l’occupazione giovanile, Academy Rapido rende molto più inclusiva ed efficace la formazione on line per trasformare più giovani possibili nei professionisti digitali necessari alla transizione tecnologica del Paese. La start up, fondata da Alessandro Palmieri, attraverso una metodologia innovativa basata sul team work e problem solving, resa scalabile dalla tecnologia, riesce a trasformare giovani under 30 senza lavoro nei professionisti digitali di domani, gratis. Questo permette di formare contemporaneamente un numero potenzialmente illimitato di giovani Neet. “Ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare in una start up a 18 anni. Dal liceo classico mi sono trovato catapultato in un ufficio a risolvere problemi nuovi ogni giorno. Ma non ero solo, c’erano dei colleghi fantastici con me e avevo manager esperti con cui confrontarmi – racconta Palmieri -. Questo è il tipo di esperienza che vogliamo offrire con Academy Rapido. È la soluzione più efficace per formare nuovi professionisti in scala e combattere la disoccupazione giovanile”.

I partecipanti ai corsi vengono immersi in un ambiente analogo a quello lavorativo, caratterizzato da progetti da consegnare e colleghi di team con cui collaborare, con gli stessi processi e strumenti usati in azienda. Il risultato è che in soli tre mesi Academy Rapido è in grado di formare giovani senza background tecnico su ruoli tech ad alta richiesta come It support analyst in modo scalabile ed efficiente, con un tasso di occupazione a un mese dal termine superiore al 50%. Da segnalare che Inco a fine 2021 ha scelto Academy Rapido per formare 150 ragazzi under 30, inoccupati o svantaggiati, nell’ambito della edizione italiana di WorkInTech, progetto che promuove il digitale inclusivo e che vede anche il supporto finanziario di Google.org. L’obiettivo 2022 è di erogare 1.000 borse di studio, coinvolgendo anche altri partner come Fondazione Italiana Accenture e Ict-Ict Legal Consulting.

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