In 150mila per dire no alla “scuola del merito”. Salta l’incontro con il ministro Valditara

Cortei in tutta Italia per rivendicare diritto allo studio e contrapporsi al nuovo modello di scuola che vorrebbe attuare il governo Meloni. A Roma non c’è stato l’incontro tra il ministro Valditara e gli studenti: “Volevano farci parlare con l’ennesimo funzionario. Ce ne siamo andati”.

Centomila, forse 150mila: sono gli studenti scesi in piazza oggi per dire no alla “scuola del merito” così fortemente voluta da governo Meloni. Una mobilitazione importante che però non è bastata per far incontrare i rappresentanti degli studenti con i ministri Valditara e Bernini. “Ci hanno proposto di salire al ministero per parlare con l’ennesimo funzionario senza poteri politici – hanno spiegato gli studenti alla fine della manifestazione di Roma – ma noi vogliamo parlare con i politici, non ci stiamo alle loro condizioni e rifiutiamo l’incontro”.

Le piazze

Eppure i cortei nella giornata di oggi sono stati tanti e partecipati a Roma come a Palermo, Genova, Verona e nelle principali città d’Italia. Presidi, sit-in e assemblee poi in piazza in altre 30 città in tutto il Paese. Secondo la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari, che organizzano la mobilitazione di oggi, nonostante la pioggia in gran parte d’Italia gli studenti e le studentesse scesi in piazza sono centomila. “Ma quale merito?” è l’interrogativo che studenti e studentesse lanciano dalla piazza romana, partita da Circo Massimo e diretta al Ministero dell’Istruzione e, appunto, del Merito. “Nessun merito a questo Governo” si legge sugli striscioni nei cortei a Genova, Palermo e Verona. Piazze partecipate anche a Varese, Vicenza, Perugia, Mantova, Pisa, Cagliari, Imperia, Forlì. Oggi pomeriggio previsti altri presidi e assemblee nelle Marche, in Basilicata e a Bologna.

“I ministri devono incontrarci”

“Siamo pronti a difendere il diritto allo studio e ogni diritto conquistato fino ad ora – spiegano dalle piazze Rete Studenti e Udu “Le forze che compongono il Governo sono anti studentesche. Valditara è responsabile della Riforma Gelmini che ha contribuito a distruggere la scuola e l’università pubbliche. Abbiamo interrogato i candidati dei partiti che sostengono il Governo durante le elezioni e nessuno ha sostenuto le proposte studentesche” continuano dai sindacati studenteschi “Vogliamo investimenti sul diritto allo studio, non riflessioni su un merito che non esiste. Non ci può essere merito in una scuola che non dà a tutti gli stessi strumenti e le stesse possibilità. Vogliamo giustizia ambientale, lavoro stabile e retribuito, salute mentale. I ministri Valditara e Bernini ci convochino”.

“Subito il forum nazionale della associazioni studentesche”

“Oggi siamo scesi in piazza in tutto il Paese con delle proposte chiare – aggiunge Bianca Chiesa, coordinatrice dell’Unione degli Studenti – Il ministro e il governo hanno promesso che ci avrebbero ascoltato, lo facciano convocando il Fast: Forum nazionale delle Associazioni Studentesche maggiormente rappresentative. Abbiamo una proposta chiara costruita a partire dagli Stati Generali della scuola di febbraio scorso insieme a studenti di tutto il paese e le realtà del sociale, ora il ministro ci
deve ascoltare, ora decidiamo noi” conclude.  

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