Il Capo dello Stato collegato con l’apertura dell’anno accademico della Cattolica: “L’educatore deve dare credito ai giovani”
Dare credito ai giovani. E’ il modo di interpretare il ruolo che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ritiene essenziale per gli educatori. Intendendo quei giovani “che nel succedersi delle generazioni mantengono vivo un ateneo” al di là di quella che è la sua anzianità di fondazione.
Il Capo dello Stato lo ha detto in collegamento dal quirinale all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, che compie il suo centenario. Per Mattarella la formazione è un’autentica “missione civile e sociale, tutte le realtà che nel nostro Paese contribuiscono con qualunque segno e ispirazione al bene comune, particolarmente quelle orientate alla formazione, danno un’impronta al futuro del nostro Paese rammentando che questi caratteri dell’homo civicus sono italiani ed europei”.
L’ateneo è stato fondato nel 1921 a Milano, oggi ha cinque sedi in Italia, anche Brescia, Cremona, Piacenza e Roma. Un centenario festeggiato “in una condizione particolare che influisce fortemente sullo svolgimento degli incontri, ma che consente di mantenerne inalterato il significato e tutto il valore” ha sottolineato il presidente ricordando le vittime del Covid che frequentavano o lavoravano al Sacro Cuore.