“Il candidato tenga una lezione sulla razza europea”: richiesta shock al concorso per docenti

Bufera sulla prova (orale) di un concorso per la selezione dei docenti di scuola media e superiore: a un candidato è stato proposto di simulare una lezione sul concetto di “razza europea”. A denunciarlo, con un post su Facebook, il docente di pedagogia dell’Università dell’Aquila, Alessandro Vaccarelli. Indignazione sui social: “Intervenga il ministro Bianchi”.

“Il candidato esponga una lezione sulla razza europea”: quella che sembrerebbe una richiesta di una commissione d’esame durante un esame nella Germania hitleriana è più semplicemente (e incredibilmente) quanto prevedeva una prova orale per il concorso a cattedre per la scuola secondaria (Italiano, storia, geografia). A denunciarlo è stato il docente di pedagogia dell’Università dell’Aquila, Alessandro Vaccarelli, che ha pubblicato su Facebook la foto della richiesta shock (nella foto).

Un caso che riaccende le polemiche riguardo ai concorsi per la selezione dei docenti di scuole medie e superiori che tanto hanno fatto discutere in questi mesi a causa di strafalcioni nelle domande, mancanza di strumentazione idonea per i candidati, bocciature a pioggia.

“E non è nemmeno una prova del 1938. La razza europea. La razza europea? Cioè? Come si potrebbe articolare una lezione sulla «razza europea? Razza ariana? Ma siamo impazziti?” è stato il commento di Vaccarelli al post che in poche ore è diventato subito virale. Tea i commenti c’è chi si limita a scrivere “vergogna” e chi resta “senza parole”.  Evidentemente chi ha stilato il quesito ignorava del tutto il fatto che già nel 1950 l’Unesco pubblicò una dichiarazione che negava la natura biologica del concetto di “razza”.

“È davvero incredibile quanto denunciato da un docente di pedagogia dell’Ateneo dell’Aquila – ha attaccato il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni – Che a un concorso pubblico per la scuola secondaria la commissione esaminatrice abbia chiesto una prova sulla ‘razza europea’ non sta né in cielo né in terra. Stiamo per caso tornando alle leggi razziali? O alle colonie? Il ministro Bianchi intervenga subito, faccia chiarezza e individui i responsabili di questa schifezza, e faccia in modo che episodi simili non si ripetano più. In caso contrario siamo pronti a portare la vicenda in Parlamento”.

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