I mestieri dell’editoria

Ne abbiamo parlato con Giulio Perrone, giovane editore indipendente romano, tra i relatori del workshop YIF sui mestieri dell’editoria

L’editoria comprende un vasto mondo culturale e professionale, le cui professionalità a volte risultano nascoste o poco conosciute dagli stessi studenti di materie umanistiche. Un universo in evoluzione che mira a coltivare l’innovazione e la tradizione in un circolo virtuoso in cui l’esperienza e la conoscenza del passato costituiscono il motore primo per lo studio e la messa in atto di strumenti, contenuti e strategie letterarie e di comunicazione, figli del terzo millennio. Giulio Perrone, giovane editore indipendente romano, risponde alle nostre domande sul settore

Perchè optare per il settore dell’editoria indipendente?
La scelta editoriale risiede nella totale indipendenza di giudizio rispetto ad una gruppo editoriale che inevitabilmente è sottoposto a logiche proprietarie. Se invece si parla di consorzi di case editrici ci muoviamo comunque nell’area dell’editoria indipendente.
Quali sono stati i primi passi nel mondo editoriale?
Mi sono iscritto a Scienze Politiche poiché non avevo ben chiara la professione che avrei fatto “da grande”, ma sentivo la necessità di approfondire tematiche più tecniche, rispetto ad una carriera letteraria tout court. I mie primi passi nel mondo editoriale li ho compiuti alla radio e mediante collaborazioni con programmi televisivi. Ed è proprio in radio che ho conosciuto l’attuale direttore editoriale della Giulio Perrone: Maria Carmela Leto che era già in possesso di un notevole bagaglio professionale nel campo editoriale.
Nasce la Giulio Perrone : progetto editoriale e figure coinvolte
Progetto editoriale nuovo: parte dalla letteratura italiana contemporanea, rispetto alla diffusa abitudine di scelte internazionale, da parte degli editori italiani. Fin dal principio la collaborazione con gli autori è uno degli elementi fondativi del nostro progetto editoriale e la promozione del libro in luoghi non usuali. Portiamo il libro dove normalmente non: cene con l’autore, aperitivo con l’autore. Forte è l’interazione con le scuole: presidi e docenti che hanno piacere di incontrare i ragazzi a scuola (un pubblico libero quello dei giovani, non sovra strutturato) in cui possibile dialogare in modo diretto e aperto.
Qual è il suo “marketing strategico”?
Se si vuole portare avanti un progetto editoriale è necessario attivare strumenti innovativi di marketing che devono “viaggiare” all’unisono con l’ufficio stampa. Ulteriori canali di comunicazione: social network, rete, blog, che stabiliscono un rapporto immediato con il pubblico. Facebook è ormai entrato nel canale editoriale, così come per i quotidiani. L’elemento innovativo di facebook, è la co-essenza dele persone: le persone sono reali ,si interessano di libri e che leggono. Ci vuole del tempo per la gestione dei social media, ma la risposta è efficace e diretta.
E il tanto vituperato capitale. Quanto è necessario per aprire una casa editrice?
L’inizio dell’attività non richiede una somma ingente, in particolare, grazie alle nuove tecnologie. Si inizia con la stampa di 4-5 copie in un anno. Ci sono alcune realtà che stampano su richiesta. Non abbiamo un punto vendita. Lavoriamo con le librerie tramite le agenzie di distribuzione. Abbiamo iniziato con i classici, libri fuori dai diritti: Italo Svevo, Fyodor Dostoevsky, Gustave Flaubert. E’ più semplice fare un accordo con le società di promozione e di distribuzione nazionale. In Italia ci sono all’incirca 3000 librerie.
Conferma il dato sociale che i giovani, leggono poco?
In questi ultimi anni c’è una leggera inversione di tendenza. I fattori che influiscono sullo scarso interesse sono molteplici: influenza della “cattiva” televisione, ambiente familiare, cultura predominante. I ragazzi che crescono in un ambiente domestico dedito alla lettura, sviluppano una naturale familiarità con i libri. Le politiche di incentivazione alla lettura dovrebbero condursi a livello statale. Ci sono regioni in cui mancano proprio le strutture. Inoltre, è fondamentale stimolare l’interesse dei giovani, rendendoli consapevoli della modernità dei classici, vedi Flaubert. Noi promuoviamo l’incontro diretto dei giovani con gli autori nelle scuole. Dacia Maraini, insieme a scrittori della nuova generazione come Paolo di Paolo, è tra gli autori più in sintonia con lo spirito e la sensibilità dei ragazzi.
Università e giovani: un rapporto in crisi?
Il rapporto con l’università sta cambiando anche in relazione ai mutamenti socio-economici che mostrano un futuro di scarse certezze. E’ sempre più importante acquisire la capacità di costruirsi un proprio percorso, seguendo il proprio progetto di vita. La progettualità è un’abilità da sviluppare e promuovere poiché ci rende autonomi e più consapevoli della via da perseguire.
Mestieri dell’editoria è il titolo del workshop al quale parteciperà nell’ambito dello YIF. Quali le figure principali dell’editori?
Le figure professionali o la “cumulazione” di ruoli dipende dalle dimensioni della casa editrice. Tra le professionalità, citiamo:
Il redattore che si occupa di realizzare il testo, e dell’impaginazione. Si richiede la conoscenza di programmi di impaginazione.
L’editor che strettamente letterario che collabora con l’autore nella stesura definitiva del testo.
Secondo le dimensioni della casa editrice: ufficio stampa, ufficio commerciale/ufficio marketing che si occupa dell’organizzazione eventi, ufficio diritti che si occupa in particolare dei contratti con le case editrici straniere. Richieste competenze giuridiche o para-giuridiche.
Traduttori: c’è poco lavoro nella traduzione. Le case editrici tendono ad affidarsi a traduttori esperti, spesso ricercatori universitari e questa strategia si trasforma in un circolo vizioso poiché se non lavori, come acquisisci esperienza? Il traduttore deve trasformarsi in “talent scout”, vale a dire non deve “limitarsi” a mostrare di saper tradurre, ma deve acquistare quell’intuito e sensibilità verso il mercato editoriale, tale da proporre una novità editoriale di probabile successo per i lettori italiani.

IL WORKSHOP
YIF, 11 aprile 2011
ore 16.00 – Centro Congressi Frentani (Roma)
I mestieri dell’editoria, a cura di ACSIG (Associazione Culturale per lo Sviluppo dell’Inventiva Giovanile)
Interverranno:
Giulio Perrone, Direttore della Giulio Perrone Editore;
Marcello Ciccaglioni, Direttore Librerie Arion;
Mariano Berriola, Direttore del Corriere dell’Università Job e Presidente YIF;
Modera:
Prof.ssa Elisabetta Mondello, Presidente Master in Editoria, Sapienza

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