A dispetto del gradimento dimostrato dall’opinione pubblica e in particolare tra i più giovani, i medici italiani – in maggioranza – esprimono un giudizio negativo sul social network più famoso del mondo, Facebook. Almeno sei su dieci lo giudicano uno strumento “inutile” per lo loro professione.
È quanto emerge da un sondaggio realizzato da ‘Quotivadis’, quotidiano online di informazione medico-scientifica di Univadis. Facebook, un vero e proprio fenomeno – che conta ormai 200 milioni di iscritti in tutto il mondo (circa 5 in Italia) e che sta diventando uno strumento prezioso anche tra i professionisti che lo usano per condividere esperienze e informazioni – non sembra quindi convincere del tutto i medici italiani.
Secondo il sondaggio, infatti, solo il 25% dei camici bianchi ritiene Facebook uno strumento utile per la propria professione. Tra questi, il 10% lo considera «decisamente utile», mentre il 15%, più cauto, lo ritiene sì utile, «a patto però che non diventi un elemento di distrazione». C’è infine un considerevole numero di medici che non prende una posizione in merito e a domanda risponde: «Non saprei».
Manuel Massimo