I giovani e la rete: un rapporto consapevole

La sala delle Conferenze della Camera dei Deputati ha ospitato un evento singolare che ha visto protagonisti i giovani. Gli studenti hanno presentato “Guarda in faccia la realtà”. Per un uso consapevole dei social network”, la campagna di comunicazione e sensibilizzazione, conclusione del progetto Comunicare i Social Network, finanziato dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Lazio, al quale hanno partecipato il Liceo Scientifico “Isaac Newton”, in funzione di scuola capofila, l’Istituto di Istruzione Superiore “Sibilla Aleramo”, l’Istituto Comprensivo “Giorgio Perlasca”.

La sala delle Conferenze della Camera dei Deputati ha ospitato un evento singolare che ha visto protagonisti i giovani.
Gli  studenti hanno presentato Guarda in faccia la realtà. Per un uso consapevole dei social network, la campagna di comunicazione e sensibilizzazione, conclusione del progetto Comunicare i Social Network, finanziato dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Lazio, al quale hanno partecipato il Liceo Scientifico “Isaac Newton”, in funzione di scuola capofila, l’Istituto di Istruzione Superiore “Sibilla Aleramo”, l’Istituto Comprensivo “Giorgio Perlasca”.
La fase di ideazione e progettazione dell’intervento formativo, la formazione in aula sul tema dei social network e l’organizzazione e promozione dell’evento finale sono stati curati dai partner sociali “Cooperativa Sociale Eureka Primo Onlus”, “Fuori Contesto” e “2Smart”.
I partner sociali hanno evidenziato la metodologia scelta nell’ideare e realizzare il progetto: mettere gli adulti, esperti e professionisti, al servizio degli studenti, lasciandosi guidare. Il messaggio passa solo se al centro ci sono i ragazzi, con la loro creatività e le loro emozioni. L’efficacia del percorso educativo risiede proprio nel fatto che sono stati i ragazzi a creare la campagna di comunicazione, realizzando uno spot video, un visual ed un guida informativa.
La giornata è il punto di arrivo del progetto Comunicare i social Network che ha inteso stimolare la digital generation ad essere “regista” della propria formazione, sviluppando la capacità di individuare i possibili rischi che si annidano nelle comunità virtuali, per poi comunicarli, attraverso la creatività ai propri coetanei, secondo il concetto della peer education.
Il progetto ha permesso agli studenti di sentirsi protagonisti di un’insolita esperienza formativa che, in parte, ha capovolto il paradigma educativo, svolgendo loro stesso il ruolo di docenti.
A dare il benvenuto ai numerosi studenti provenienti da vari Istituti scolastici medi e superiori di Roma, l’on. Jean Léonard Touadì, Deputato della Repubblica, che li ha salutati con un adagio del suo paese d’origine: “Quando entri nella foresta, devi sapere cosa stai andando a cercare.” La foresta del Congo, esempio di grande biodiversità, è paragonabile alla rete. Ci si può trovare di tutto: ma per entrare nella grande giungla del mondo digitale, è necessario essere consapevoli dei pericoli “in agguato”.
Li ha esortati a “vivere l’andirivieni tra mondo virtuale e reale”, come una chiave di lettura della realtà, con occhi arricchiti e rinnovati.
Mario Rusconi, Preside del Liceo Scientifico Isacco Newton, ha evidenziato come i ragazzi, se opportunamente coinvolti e stimolati, abbiano la capacità di insegnare ai propri coetanei, così come agli adulti. Parole condivise da, Carla Bartolucci della Cooperativa Sociale Eureka Primo Onlus, fautrice della diffusione nelle scuole di progetti che si basano sulla peer education.
Questo lavoro ci ha permesso di discutere i vari punti di vista, di confrontare le nostre idee sull’argomento e farlo nostro. All’inizio non eravamo molto d’accordo con quello che dicevano gli esperti e per giunta c’eravamo molto spaventati, ma conoscere di più come funzionano i social network ci permette oggi di utilizzarli meglio, e con più consapevolezza”, afferma uno studente dell’istituto Isacco Newton”
Vari e incisivi, gli interventi che si sono succeduti durante il convegno. Stefano Chiccarelli, fondatore della Metro Olografix ed esperto di sicurezza informatica, ha raccontato la sua esperienza di nativo delle reti e delle communities, evidenziando l’importanza di concentrarsi sui contenuti e relazioni: “createvi il vostro social network, controllato da voi, allargato soltanto ai vostri “veri “contatti.”
Luca Bolognini, Presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, definisce la privacy come “corretto trattamento dei dati personali, come corretta gestione della nostra entità digitale. E’  importante essere a conoscenza di cosa avviene quando inseriamo i nostri dati personali in rete. E anche l’anonimato va protetto e regolamentato, per poter prevenire i crimini. La prevenzione è possibile, se sussiste la consapevolezza di un uso appropriato del mezzo.
Francesca Comunello, docente di Internet Studies della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza, fa riferimento al “paradosso della privacy”: “la diffusione di ogni nuova tecnologia e forma di comunicazione è sempre accompagnata da entusiasmi eccessivi e, allo stesso tempo, da eccessive paure, spesso collegate alla scarsa conoscenza del mezzo. Ogni giorno ne vengono evidenziate le insidie, a volte, sulla base di semplici pre‐giudizi. Chi lo osserva (studiosi, insegnanti, genitori, giornalisti) dovrebbe innanzitutto chiedersi quali valori e quali emozioni sono legati a questi comportamenti”. Una consapevolezza reciproca dunque, tra docenti e discenti.
Tania Pellegrini, Ispettore Capo del Compartimento della Polizia Postale di Roma, e Giuseppe Trevi, Assistente del Compartimento della Polizia Postale di Roma, hanno illustrato agli studenti l’attività della Polizia Postale, che interviene nella repressione dei crimini legati alla Rete. In particolare, hanno illustrato la loro l’attività di prevenzione, che passa proprio andando nelle scuole: “Aiutateci a rendere lo strumento sicuro” è l’appello rivolto ai ragazzi.
Gli interventi sono stati moderati da Mario Orsini, Capo progetto di RAI Educational, da anni impegnato in progetti educativi multimediali rivolti ai ragazzi.

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