Gli studenti attaccano il ministro Carrozza: “Frasi insensate e antidemocratiche sulle occupazioni”

Ministro Carrozza

“Occupare la scuola è un atto grave e importante di cui discutere, è un gesto estremo”- Fanno discutere le parole del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, che ha parlato a margine del Consiglio Ue su Educazione e Giovani tenutosi a Bruxelles.

Il ministro ha commentato le vicende che stanno caratterizzando le scuole italiane in questi ultimi giorni, occupate nella maggior parte dei casi dagli studenti.

“L’occupazione? E’ un fenomeno di cui parlare e discutere, che viene data per scontata, e questo fa male ai nostri stessi studenti. Occupare la scuola è un atto grave e importante, lo si fa quando si ha un obiettivo, ma non è nella normalità. Dovrebbe essere una cosa estrema, ma se tutti gli anni, nello stesso periodo, avvengono le occupazioni, allora è un fenomeno che non va bene”.

“E’ stato appena approvato – continua il ministro – la conversione in legge di un decreto che reinveste sulla scuola, quindi casomai sarebbe il caso di capire come è fatta la legge, le novità che porta, piuttosto che occupare semplicemente la scuola. Dobbiamo anche aiutare i dirigenti scolastici ad affrontare questo tema, perché per loro è una grave responsabilità e non è assolutamente normale occupare un edifico pubblico, che appartiene alla collettività”.

Non si è fatta attendere la risposta degli studenti. “Non possiamo che giudicare queste affermazioni insensate ed antidemocratiche. Sia l’11 ottobre che il 15 novembre sono scesi in piazza centinaia di migliaia di studenti per protestare, ma anche e soprattutto per proporre: alla nostra mobilitazione sono seguiti solo silenzi, se questo è il metodo con cui il Ministro si rapporta alle istanze sociali non potremo che essere costretti ad alzare la voce”.

“Le occupazioni, come le autogestioni e le coogestioni che stanno riguardando numerose scuole in tutto il paese sono momenti di crescita, discussione e partecipazione, il fatto che il Ministro le giudichi immotivate dà la prova di quanto la politica sia lontana dalla condizione che vivono centinaia di migliaia di studenti in scuole sempre più in sofferenza, dove la dequalificazione è diventata normalità. Il vero problema – continua il comunicato dell’Unione degli Studenti – è che protestare e mobilitarsi è diventata la normalità a causa dei provvedimenti scellerati che in questi anni hanno devastato scuole e università.

“Il DL Istruzione approvato dal governo non è altro che una misura tampone che non inverte realmente la rotta degli ultimi anni, gli investimenti sono scarsi e non incisivi. Le scuole continuano a cadere a pezzi, manca una legge nazionale sul diritto allo studio, i 10 mld di tagli avvenuti dal 2008 ad oggi sono ancora lontanissimi da essere reintegrati, se questa è normalità ci chiediamo se il nostro è un paese civile. Respingiamo al mittente le accuse che vengono poste a noi studenti, rimarcando le ragioni che ci portano a mobilitarci!” – concludono gli studenti.

Raffaele Nappi

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