Giuseppe Fava, Miur in campo per il giornalista vittima di mafia

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Il ministero dell’Istruzione ha firmato un accordo con la Fondazione Giuseppe Fava per ricordare nelle scuole italiane la figura del giornalista ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio 1984.

Da qui fino al 5 gennaio 2014, anniversario dell’omicidio di Fava, in tutte le scuole italiane si svolgeranno attività per ricordare la figura del giornalista ucciso dal potere politico-mafioso con lezioni, video, foto, letture, studiando e leggendo le cose dette e scritte da Pippo Fava.

L’accordo è stato siglato tra Elena Fava, la figlia del giornalista, e la professoressa Giovanna Boda, responsabile del dipartimento dello studente del Miur.

Sarà un’occasione per i ragazzi italiani di studiare la figura di un giornalista libero, un appassionato cronista che ha scritto: “Apri la finestra sulla tua città e racconta dove vedi traccia di mafie”.

Proprio questa frase sarà il titolo del bando intitolato a Fava e Ansa.it accoglierà i lavoro delle scuole che aderiranno al bando del Miur.

A gennaio la città di Catania diventerà la capitale delle scuole italiane.

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