Hanno già provocato uno sciopero e un altro è ormai all’orizzonte ma le polemiche sulle nuove regole anti contagio nelle scuole francesi rischiano davvero di travolgere l’esecutivo transalpino. A finire nell’occhio del ciclone è il ministro dell’Educazione, Jean-Michel Blanquer, uno dei ministri più popolari fino a qualche settimana fa che però adesso è stato duramente attaccato per aver dettato le nuove regole del mondo della scuola comodamente adagiato su un’amaca ad Ibiza, capitale del divertimento e del relax in Europa, dove ha trascorso 4 giorni proprio a cavallo di Capodanno, uno dei momenti più difficile per il Paese vista l’avanzata della variante Omicron.
Si trovava lì il 2 gennaio quando ha annunciato le nuove regole per la gestione dell’epidemia nelle scuole: una gaffe che i francesi sembrano non volergli proprio perdonare. Ieri sera, in un’intervista al telegiornale di Tf1, il canale televisivo più visto in Francia, il ministro ha assicurato di “aver lavorato tutti quei quattro giorni” ma forse l’isola delle Baleari non era il luogo più propizio per gestire l’emergenza. Anche lui ieri ha detto di “rimpiangere la scelta a livello simbolico, ma senza pentirsi. Da più parti, invece, gli sono state richieste le dimissioni. Yannick Jadot, candidato dei Verdi alle prossime presidenziali, ha denunciato in un tweet “un livello di disprezzo e d’irresponsabilità inaccettabili”. Per i sindacati degli insegnanti “è un simbolo terribile”.
E così Blanquer è passato nel giro di poco tempo da essere l’eroe capace di aver mantenuto le scuole aperte dalla fine del primo lockdown nel maggio 2020, a politico in vacanza mentre ai francesi venivano chiesti non pochi sacrifici. Intanto dopo lo sciopero dello scorso giovedì, con una partecipazione mai vista da anni, insegnanti e professori sono pronti a scendere di nuovo in piazza domani. E tutto fa supporre che l’obiettivo della protesta sarà sicuramente il ministro Blanquer e la sua vacanza ad Ibiza.