Flatulenza in volo? Uno studio spiega come comportarsi

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Flatulenza in volo? Cosa fare La ricerca promossa dall’università di Copenhagen s’intitola “Flatulence on airplanes: just let it go” Possibili soluzioni: cuscini ai carboni attivi, pasti senza fibre o un test dell’alito

 

Flatulenza sull’aereo? Cosa fare? Trattenersi o lasciar andare? La risposta in uno studio dell’università di Copenhagen.

L’articolo è riportato dal portale scientifico US National Library of Medicine del National Institutes of Health ed è titolato emblematicamente “Flatulence on airplanes: just let it go”.

I ricercatori hanno analizzato il problema sia da un punto di vista fisico che sociale: “La flatulenza è la naturale conseguenza della digestione” – si legge nella ricerca – “ma a volte crea problemi di tipo sociale a causa del suono e dell’odore”.

Secondo lo studio i problemi aumentano quando si è in volo a causa della particolare pressurizzazione cui sono sottoposte le cabine degli aerei, che incide anche sulla pressione dei gas intestinali e aumenta le possibilità di flatulenza.

Ma non c’è da scoraggiarsi, i zelanti studiosi danesi propongono possibili soluzioni: suggeriscono alle compagnie aeree di inserire nelle poltrone cuscini ai carboni attivi, capaci di assorbire gli sgradevoli odori; oppure di modificare la quantità di fibre presenti nei pasti serviti in volo.

In ultima istanza propongono di intercettare i potenziali passeggeri flatulenti già a terra, misurando la quantità di metano contenuta nell’alito, e di impedirgli l’accesso all’aereo.

Staremo a vedere come risponderanno le compagnie aeree e i poveri passeggeri affetti da semplici “mal di pancia”.

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