Firenze, dallo scarto dell’olio nasce il biodisel

Produrre biodiesel da oli alimentari esausti. La ricerca, condotta da un gruppo dell’università di Firenze e coordinata da Alberto Brandi, Donatella Giomi e Antonella Salvini del Dipartimento di Chimica Ugo Schiff, ha dato vita ad un nuovo brevetto, che sta suscitando interesse a livello europeo. L’uso di oli vegetali vergini pone notevoli problemi etici e di opportunità: per questo risulta particolarmente interessante la produzione di biodiesel da oli vegetali esausti, il cui smaltimento, invece, rappresenta di solito un costo.

«Il nostro studio – spiegano gli autori – prevede la produzione di biodiesel a partire da oli alimentari esausti, grassi animali di scarto o da residui industriali di produzione di oli ad elevato contenuto di acidi liberi grazie ad un processo che utilizza un mediatore acido in fase omogenea e un alcool come metanolo o etanolo». Il brevetto dei ricercatori fiorentini ha già suscitato l’interesse del mondo produttivo: le società Gatti srl, di Castelnuovo Rangone (Modena), e Adriatica Oli srl, di Montecosaro (Macerata) – due aziende impegnate nel recupero e trattamento di oli esausti – finanzieranno la ricerca per l’applicazione industriale del brevetto.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Sassari, finanziamento record per l'Erasmus placement

Next Article

Francesco Pinto ospite a "come alla corte"

Related Posts