Si torna a parlare di Erasmus nazionale o italiano, la misura di mobilità universitaria all’interno del territorio nazionale lanciata degli studenti e accolta dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini. Proprio la ministra, rispondendo ad un question time alla Camera dei Deputati sull’avanzamento della proposta, ha rivelato che “già alcuni consigli di amministrazione di università come Bergamo e Reggio Calabria, si sono portati avanti, nello specifico hanno attivato progetti pilota di Ingengeria e Scienze della Formazione Primaria”.
Bernini: “Dare soluzioni nuove alle richieste del mondo del lavoro”
“L’Erasmus italiano è un modo per consentire agli studneti di muoversi attraverso i vari Atenei italiani – ha ricordato Bernini – crando figure accademiche attraverso un mix di competenze per dare risposta concreta alle esigenze del mondo del lavoro. La mobilità rappresenta un’occasione per studenti che si muovono oggi sull’asse Sud-Nord, una tendenza che con l’Erasmus nazionale si può provare a contere, non credo ad invertire ma almeno a contenere”. Rivelando poi a cosa sta lavorando il MUR. “In corso di valutazione l’adozione di un meccanismo entro il 30 novembre per facilitare i progetti su tutto il territorio. In occasione della prossima legge di Bilancio è nostra intenzione prevedere delle risorse per questo scopo. Ci sono nuovi lavori come il Medico che lavora con tecnologie di Bioingegneria. Bisogna dare soluzioni nuove alle sempre più sfidanti richieste del mondo del lavoro”.
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