Al via il nuovo bando del Fondo Italiano per la Scienza. Bernini: “Oltre 330 milioni per la ricerca d’eccellenza”

Metà dei fondi riservati ai giovani ricercatori, mentre un quarto ai progetti innovativi di ricercatori affermati

È di oltre 330 milioni lo stanziamento per la ricerca di base. Al via il nuovo bando del Fondo Italiano per la Scienza, il FIS. Il Fondo è pensato per ricercatori emergenti ed esperti sui principali ambiti di ricerca: dall’ingegneria alle scienze della vita. Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che fissa il budget complessivo e le modalità di assegnazione.

Il FIS nasce sul modello dell’European Research Council (ERC), il prestigioso programma comunitario dedicato alla ricerca di base valutando i ricercatori per l’eccellenza della loro attività.

Bernini: “Più risorse, procedure più snelle e tempi più rapidi”

“Non c’è futuro se non c’è ricerca. È per questo che noi vogliamo, dobbiamo, investire nella ricerca. E vogliamo farlo con investimenti stabili, che diano prospettiva, certezza e che mirino all’eccellenza – spiega il Ministro Anna Maria Bernini -. Il Fondo Italiano per la Scienza va in questa direzione. Parla di futuro, di crescita, di sviluppo. Un Fondo che quest’anno finanziamo con risorse importanti, con oltre 330 milioni di euro, che saranno affidate direttamente a ciascun ricercatore. Più risorse, ma anche tempi più rapidi e procedure più snelle per accedere ai finanziamenti perché la qualità della ricerca si raggiunge anche così”.

Il nuovo bando FIS assegna gli stanziamenti di due annualità, il 2022 e il 2023, in modo da garantire con un’unica procedura la valutazione di tutte le proposte finanziabili. Ogni progetto selezionato potrà contare su un finanziamento che va da un minimo di 1,2 milioni a un massimo di 2,5 milioni.

Allo Starting Grant e all’Advanced Grant, il nuovo bando del FIS aggiunge una terza linea di finanziamento, intermedia tra le altre due: il Consolidator Grant.

Lo Starting Grant si rivolge a ricercatori emergenti, all’inizio della carriera ma già con un potenziale di ricerca. A loro sarà destinata la metà degli oltre 330 milioni del FIS 2023. Il 25 per cento è riservato ai Consolidator Grant, ricercatori già con una anzianità scientifica e con un curriculum promettente. Mentre il restante 25 per cento sarà a favore della linea d’azione Advance Grant, ricercatori ormai affermati che intendono portare avanti progetti innovativi.

Per ogni progetto il bando prevede un Principal Investigator che dovrà coordinare le attività di ricerca e presentare una proposta progettuale da svolgere in una delle Università e istituzioni universitarie italiane statali e non statali, oppure in una delle Scuole superiori a ordinamento speciale, Enti pubblici di ricerca, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pubblici e privati.

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