Erasmus, studenti pronti a partire ma le borse non bastano

Cresce la mobilità per studio e l’Erasmus si conferma una esperienza internazionale che ogni anno attira sempre più studenti. Solo nel 2009/2010 il programma – che da 25 anni permette agli studenti di imparare una nuova lingua e di rapportarsi con culture diverse – ha registrato un incremento dell’8,2% del numero di universitari che hanno realizzato un’esperienza internazionale di studio e di placament rispetto all’anno precedente.

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Una buona notizia che sembra però scontrarsi con la difficoltà di molti ragazzi di potersi autofinanziare per tutto il periodo di studio all’estero. Difficile infatti andare fuori, anche se solo per 7 mesi. L’Erasmus resta un sogno per molti studenti italiani, che non hanno alle spalle una famiglia che finanzi il soggiorno all’estero. Nonostante nell’anno 2009/2010 ad usufruire di una borsa Erasmus sono stati 18.631 studenti universitari e 487 studenti del settore non universitario (AFAM, SSML) per un totale di 19.118 persone in mobilità per studio, il progetto rimane un’esperienza elitaria se si considera la borsa mensile di 230 euro, che ogni ateneo dà allo studente in mobilità.

Il rapporto annuale Erasmus evidenzia come il contributo comunitario si aggira intorno ai 25.533.626 euro erogati ogni anno, ancora troppo pochi per coprire realmente i costi e le esigenze dei borsisti. “Quasi il 70% degli studenti italiani che hanno scelto un progetto Erasmus – ha detto Emilio Dalmonte, vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, durante la presentazione del progetto Erasmus Welcome Days 2011 – dichiara di aver tratto le risorse economiche dalla famiglia o da risparmi: si spera di poter arrivare a delle borse di studio più corpose”. Della stessa idea Clara Albani, direttrice dell’ufficio in Italia del Parlamento europeo. “Abbiamo pensato di contestualizzare questo progetto di fondamentale importanza perché rappresenta il primo passo in Europa dei giovani. Ovviamente è importante aprire al maggior numero di studenti attraverso un aiuto concreto che potrebbe arrivare anche dall’Anci. I comuni potrebbero contribuire in questo senso con piccole integrazioni alla borsa”.

Gli Erasmus Welcome Days 2011, promossi da Esn Italia (Erasmus Student Network) insieme con il partenariato tra Parlamento Europeo, Commissione Europea e Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio, coinvolgeranno studenti stranieri appena arrivati in Italia, studenti italiani desiderosi di un’esperienza all’estero e testimoni che hanno già intrapreso un progetto Erasmus. Nella classifica europea 2008/2009 delle 100 università più attive in Erasmus per mobilità per studio ci sono ben 16 istituti italiani. L’Università degli studi di Bologna si colloca al terzo posto con 1.365 studenti in mobilità dopo l’Universidad Complutense de Madrid e l’Universidad de Granada.

Anna Di Russo

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