Elezioni, gli studenti Erasmus non potranno votare

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Le elezioni si avvicinano e le polemiche aumentano. A montare la questione, stavolta, sono gli studenti impegnanti nel progetto Erasmus che, stando a un decreto recentissimo del governo Monti, non potranno esprimere il proprio voto.

I fatti risalgono al 22 dicembre 2012, quando viene firmato il “Decreto del Presidente della Repubblica numero 226”, pubblicato poi in Gazzetta Ufficiale due giorni dopo. In sostanza il decreto contiene le date ufficiali delle elezioni politiche, il 24 e 25 febbraio 2013.

Tutto qui? No, perché il pasticcio per gli studenti Erasmus è presto servito. Al punto 2, quello che regola le modalità di voto per i cittadini italiani temporaneamente all’estero, ammette il diritto di votare “per corrispondenza, previa apposita dichiarazione”, soltanto “alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all’estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali”, ad alcuni “dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all’estero per motivi di servizio”, e ad alcuni “professori e ricercatori universitari […] che si trovano in servizio presso istituti universitari e di ricerca all’estero”.

E gli studenti Erasmus? Neanche l’ombra. Il decreto più avanti chiarisce infatti che “I cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero e non appartengano alle tre categorie sopraindicate potranno votare esclusivamente recandosi in Italia presso le sezioni istituite nel proprio comune di iscrizione nelle liste elettorali”. Detto in parole povere: gli studenti Erasmus che vogliono votare devono tornare obbligatoriamente in Italia. Oltre al danno, poi, si aggiunge anche la beffa; sì perché gli sconti previsti dallo Stato sui viaggi dei cittadini che devono tornare ai propri comuni di residenza per votare valgono solo per il territorio nazionale: è ovvio, in una situazione simile, che uno studente Erasmus debba affrontare un viaggio internazionale per tornare a casa!

Una soluzione? Neanche per sogno; perché gli studenti Erasmus per iscriversi all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) devono dichiarare almeno 1 anno di residenza nel paese ospitante (cosa impossibile perché nessun progetto Erasmus prevede un periodo che supera i 12 mesi!).

Alla fine dei conti, dunque, alle prossime elezioni politiche gli studenti Erasmus non potranno votare. Un’anomalia tutta italiana, visto che negli altri paesi sono state studiate delle disposizione per far esprimere a tutti i cittadini il proprio voto, anche via email! Saranno circa 25 mila, quindi, gli studenti esclusi dalla tornata elettorale. A meno che, a fine febbraio, non decidano di intraprendere il viaggio di ritorno verso casa…

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