Educazione sessuale, Rossetti (MySecretCase): “Far sì che venga formalizzata nelle scuole”

Quattrini: “Bene apertura del ministro Valditara ma attenzione a lasciare che siano solo i ragazzi a ricevere una formazione comunicativa sul tema”

LʼItalia è uno dei pochi Paesi che non prevede lʼeducazione sessuale nelle scuole. Questo è dovuto a una serie di tabù sul sesso che andrebbero scardinati per offrire ai ragazzi, ma anche ai bambini unʼeducazione sentimentale e sessuale che possa permettere di vivere in modo sano e libero le relazioni fin da piccoli. Norma Rossetti di MySecretCase, primo shop online per il piacere delle donne e delle coppie, e Fabrizio Quattrini, presidente dell’Istituto Italiano Sessuologia Scientifica, nel XV salone Young International Forum hanno affrontato l’argomento con gli studenti.

“Importante creare una rete per far dialogare giovani, docenti, associazioni con un’educazione che sia più informale e vicina, per poi arrivare ed unire l’educazione formalizzata. Bisogna far si che l’educazione sessuale venga formalizzata nelle sucole”, afferma Rossetti. “Benché il ministro Valditara abbia fatto un’apertura importante ma nella sua proposta c’è un elemento che forse stona, l’educazione peer to peer, che i ragazzi non hanno gli strumenti per fare e che prima necessiterebbe di formazione. Un’altra cosa fondamentale è che la progettualità non può essere intesa solo ai ragzzi ma anche agli adulti altrimenti ci sarà un ping-pong di informazioni senza quella giusta commistione necessaria alla cultura del cambiamento”, afferma Quattrini.

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