Sognano l’estero, soprattutto i Paesi del nord Europa, sia per cercare un’occasione lavorativa che per costruire il proprio percorso di studi: l’87% dei giovani che si sono rivolti alla piattaforma LikeFogg dello Young International Forum, il salone dei giovani che ha chiuso i battenti a Roma dopo tre giorni di incontri, worshop ed eventi legati ai temi della scuola, del lavoro e dell’orientamento, vorrebbe fare un’esperienza all’estero.
Di questi poco meno della metà (42%) pensa che le opportunità maggiori possano trovarsi nei Paesi del nord Europa: Norvegia, Danimarca e Svezia. Molto gettonati anche il Regno Unito (25%) e gli Stati Uniti (18%) mentre sono pochi quelli che vorrebbero trasferirsi in Paesi più caldi come la Spagna (3%) o il Portogallo (2%).
Un dato su cui è intervenuto anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che oggi ha fatto visita allo YIF, e che ha sottolineato come sia necessario da parte della politica affrontare al più presto questo aspetto con interventi concreti così come sta facendo il Comune di Roma. “I giovani sono tutto, sono il futuro della nostra città, la risorsa che noi vogliamo sostenere e attrarre.
Roma per troppi anni ha mandato via i propri giovani, noi vogliamo che siano qui e che ne arrivino tanti da tutta Italia e da tutto il mondo – ha spiegato il sindaco – Stiamo lavorando perché Roma sia la città delle opportunità, della vicinanza, dell’educazione, della formazione, della ricerca e della buona occupazione. E sono contento che lo Young International Forum ci dia una grande mano ad orientare i nostri ragazzi rispetto le tante opportunità che ci sono”.
“Quello che è emerso con forza in questi tre giorni in cui abbiamo ospitato migliaia di ragazzi – ha aggiunto il presidente della Fondazione “Italia Education” Mariano Berriola – è il loro desiderio di andare a fare un’esperienza all’estero, probabilmente perché sentono che nel nostro Paese non trovano lo spazio e gli spunti utili per costruirsi un progetto di vita sia formativo che professionale. Dobbiamo riflettere molto su questo dato. Un altro aspetto emerso durante tutti e tre i giorni della manifestazione è il grandissimo bisogno dei giovani di essere accompagnati verso la costruzione del loro futuro. Il disorientamento non è soltanto legato ad una incertezza nella tipologia di studi da svolgere, ma un concreto bisogno di accompagnamento più generale che non riguarda la sola scelta dell’università ma il bisogno di una guida che li possa sostenere nel raggiungimento di una vera e propria maturità”.
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