E-cigarette: il parere degli esperti

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Persino Giorgio Mastrota è intervenuto nel dibattito sull’e-cigarette. Il noto conduttore è passato dalla tele-promozione dei materassi e delle pentole a quella delle sigarette elettroniche. Per lui, non fanno male.
Ma bisogna essere prudenti nelle affermazioni. Il mondo della ricerca sostiene esattamente il contrario. Con una sola eccezione.

Mentre una scuola in provincia di Como vieta espressamente l’uso della sigaretta elettronica ai suoi studenti, l’università di Catania è la prima istituzione a ‘mobilitarsi in sua difesa’.

Lo studio sugli effetti positivi dell’e-cigarette del prof. Riccardo Polosa era finito sulle prime pagine del New York Times.

Secondo la sua ricerca dal titolo “Effetti delle sigarette elettroniche per la riduzione e cessazione della dipendenza tabagica: studio pilota prospettico a 6 mesi”, l’e-cigarette aiuterebbe a ridurre o eliminare l’abitudine al fumo nel 55% dei casi.

Lo studio aveva monitorato le abitudini di 40 fumatori incalliti.
Ma è rimasta ancora una tesi isolata.

I ricercatori delle università italiane e straniere sostengono esattamente il contrario.

L’Istituto mondiale per la sanità, nel 2010, era stato categorico: l’e-cigarette non solo è dannosa per la salute ma influisce anche in maniera molto negativa sulle strategie usate per smettere di fumare.

Anche l’Istituto superiore di Sanità, dopo aver analizzato 37 studi scientifici internazionali ha invitato alla prudenza.
Rivoluzionaria, poi, l’ultima relazione proveniente da Vienna: i polmoni del fumatore elettronico funzionerebbero addirittura peggio del fumatore normale.

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