Le indagini, iniziate nell’aprile del 2011, sono basate su immagini di telecamere piazzate in punti cruciali della piazzetta davanti alla scuola, nei pressi della statua di Padre Pio.
Le dosi di cocaina venivano conservate su un davanzale di Palazzo Pittore (una palazzina nel cuore del paese) accanto ad un condizionatore d’aria. A finire in manette sono stati Francesco Massaro, Antonio Cioffi, Antonio Piscitelli, Gaetano e Pellegrino Biondillo, Vincenzo Gagliardi, Paolo Houssari, Luigi Mocerino, Francesco e Clemente De Rosa, Domenico Izzo, Giuseppe e Carmine Passariello, Stefano Sabatasso e Luigi D’Addio.
Tutti sono stati arrestati e trasferiti presso il carcere di Poggioreale. In due sono finiti agli arresti domiciliari. Sono stati, invece, sequestrati, 93 conti correnti bancari e postali, una mega villa dei Biondillo di quattro appartamenti in una traversa di via Trotti, in via Giotto, un appartamento in via Roma, un appartamento in via Benedetto Croce, il bar in Palazzo Pittore, dieci auto e due motocicli.
La villa e’ di tre piani e’ l’abitazione di Gaetano e Pellegrino Biondillo, sospettati di avere dei rapporti con il clan Massaro. Nel giardino della villa ci sono alberi secolari, salici e abete di pregio. Parcheggiati in cortile ci sono motocicli e un quod blu e grigio. La villa e’ ancora occupata e nei prossimi giorni si provvedera’ allo sgombero delle due famiglie che vi abitano.
