Si è svolta a Napoli presso la Federico II la conferenza dal titolo: “Quali competenze per i futuri docenti?” – anche quesito cardine della giornata.
I lavori sono stati presentati e coordinati da Marisa Squillante, Presidente del cdL in Lettere Classiche.
Al centro della tavola rotonda le competenze richieste ai futuri docenti. Sull’argomento – nell’aula 4 della sede centrale della Federico II – si stanno confrontando appunto il sottosegretario alla cultura, ricerca e università Marco Rossi Doria, Arturo De Vivo, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Valeria Viparelli, Presidente della Consulta Universitaria di Studi Latini, Giovanni Polara, Direttore del Dipartimento di Filologia Classica Francesco Arnaldi, Ugo Criscuolo, Presidente del cdL Magistrale in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico.
Il sottosegretario sta proseguendo il suo intervento parlando di competenze, “quelle cose che ti fanno vivere bene in termini concreti” oggi ben note come life skills: il saper aiutare, il saper esprimere empatia ed il saper ragionare.
“Questo tipo di competenze sono utilissime – prosegue Rossi Doria – che tu sia nato in Canada o in Papuasia ci sono competenze che è necessario avere. Per essere docente si deve esercitare una sorveglianza su se stessi”. Il sottosegretario ha poi fatto una digressione personale dicendo di poter fare nomi e cognomi dei suoi passati insegnanti che non avevano questo tipo di competenze. “Tra 15 anni – ha insistito – gli insegnanti non guadagneranno molt0. Il mestiere di maestro è un lavoro umile. Per quanto si possano fare progressi l’insegnante non ha nè avrà mai grosse remunerazioni” – ha concluso.