L’accordo tra MiBac, Miur e Mef, consentirà, in via sperimentale quest’anno, l’accesso gratuito del personale docente della scuola, di ruolo e con contratto a termine, ai musei statali e ai siti di interesse archeologico, storico e culturale gestiti dallo Stato.
Per accedere ai siti museali, docenti e personale scolastico dovranno esibire un documento che attesti l’appartenenza alle suddette categorie nonché l’attività professionale in corso di svolgimento. A tal fine il Miur provvederà ad inviare presso le sedi scolastiche un apposito modello di documentazione da fornire al personale che ne farà richiesta.
Il MiBac provvederà a registrare il numero di docenti che vorranno usufruire dell’agevolazione e a trasmetterli al Ministero delle Finanze per eseguire il conteggio degli oneri fiscali.
Il Fondo istituito per consentire agli insegnanti di entrare gratuitamente nei musei è pari a 10 milioni di euro per l’anno 2014. Il suddetto provvedimento dà attuazione all’art. 16, comma 3, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, (il cosiddetto Decreto Scuola convertito nella legge 8 novembre 2013, n. 128.
era ora!!!!
ma non è gratis, è lo stato stesso che paga… e poi, non bastava fare una carta dalla scuola e andare al comune per metterlo nella carta d’identità?
in francia, se hai scritto sulla carta d’identità professione: insegnante, entri gratis. mi pare così semplice…
Veramente il documento ad hoc già esiste, e’ una, tessera verde rilasciata, su richiesta, dai MIUR. Senza tessera,che attesta la qualifica, nessun museo pratica lo sconto, la carta d’identità non ha valore.
Perché nom fare uno sconto per ogni insengnante visitatori d’Itália?
Ma, scusate, li fanno anche uscire.
I/Le docenti dipendenti del Ministero dell’Istruzione (oggi Miur) di ogni ordine e grado entrano già gratis nei Musei da sempre: l’iniziativa attuale estende questo privilegio ai docenti a termine.
Leggo: “nei limiti del Fondo appositamente istituito”, come dire PROMOZIONE FINO AD ESAURIMENTO SCORTE!
In alcuni musei statali non si pagava già’ da prima mostrando la carta d’identità’raffigurante come professione insegnante ;comunque sarà’ un vantaggio in più’ perché andando a visionarli prima si potrà’ decidere meglio in quale museo portare a visitare la classe
Lo stato da una parte riduce drasticamente l’insegnamento della storia dell’arte e nel contempo agevola l’ingresso degli insegnanti nei luoghi destinati alla raccolta della storia dell’arte. Questa in termini medico-psichiatrici si chiama schizofrenia.
Mi chiedo: perché solo per gli insegnanti? il personale ATA perché non puo’ usufruire della stessa agevolazione????