Covid, contro l’aumento dei contagi ingressi scaglionati per scuole, sui bus la capienza resta all’80%

Ingressi scaglionati per scuole. Più bus, tram e metrò nelle ore di punta e sulle tratte più affollate. Queste le prime misure che ministero dei Trasporti, ministero dell’Istruzione, Regioni, e Comuni vogliono mettere in campo per affrontare il problema del sovraffollamento sui mezzi pubblici.

La capienza però non scenderà. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli lo ha ribadito ieri, sia durante il question time alla Camera, sia più tardi, durante l’incontro con Regioni, Comuni, Province e rappresentanti delle aziende di trasporto locale, convocato proprio per una verifica sull’andamento della situazione e per affrontare tutte le criticità. L’80% di capienza massima sui mezzi di trasporto deciso mesi fa, per ora, non si tocca. “L’autorizzazione — spiega De Micheli — è stata oggetto di un lungo approfondimento anche scientifico e si poggia su solide basi, anche rispetto ai tempi di percorrenza degli utenti sul trasporto pubblico locale”. Inoltre, sottolinea, “la percentuale di riempimento dell’80% viene rispettata e consente di soddisfare l’intera domanda di trasporto”. Che, aggiunge, rispetto ad un anno fa, si è ridotta del 50%. A fronte di 16 milioni di passeggeri quotidiani sui mezzi pubblici rilevata nel settembre 2019, un monitoraggio eseguito lo scorso settembre dalle associazioni del trasporto pubblico, dopo la riapertura delle scuole, ha registrato la metà dei passeggeri. Non solo, l’utilizzo di bus, tram e metrò da parte degli studenti è stato inferiore all’80% del riempimento, attestandosi in media al 55,6% della capienza consentita.

Ma i problemi di affollamento restano, almeno nelle ore di punta, soprattutto nelle città più grandi. E questo nonostante enti locali e aziende di trasporto locale, come ribadito alla ministra, abbiano utilizzato tutte le possibilità previste dal decreto Agosto per potenziare e migliorare l’offerta. Quindi, più mezzi sulle tratte più affollate, anche privati; più controlli per far rispettare distanziamento e uso delle mascherine sia sui mezzi sia sulle banchine e nelle aree di sosta. «Bisogna agire sul sistema, non sul riempimento”, dicono i sindacati del trasporto locale Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che chiedono «una diversa modulazione degli orari delle città, con le differenziazioni di ingressi e uscite da scuole a uffici, una gestione governata dello smart working, il potenziamento delle corse utilizzando anche il noleggio Nc”.

Resta il no alla didattica a distanza chiesta da alcune Regioni, come ribadisce la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Non si chiude”.
Il tavolo al Mit ha previsto però insieme con il ministero dell’Istruzione una serie di tavoli operativi, regionali e provinciali e di coordinamento per affrontare le situazioni più critiche, in particolare quelle legate al trasporto degli studenti. Così come spiega il presidente dell’Anci Antonio Decaro: “Abbiamo chiesto un maggior raccordo tra scuole e aziende di trasporto anche attraverso un coordinamento di cui gli enti locali possono farsi carico, al fine di scaglionare gli orari all’ingresso e all’uscita da scuola e aumentare i servizi sulle linee per evitare situazioni di maggior sofferenza”.

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