Covid, a Bari al via le vaccinazioni per gli studenti di Medicina: “Un passo importante”

Si comincia il 16 febbraio: coinvolti saranno 4.645 studenti. Le associazioni studentesche avevano sollecitato l’avvio del piano anche per gli studenti dei corsi di Medicina e Odontoiatria

Il ‘vaccine day’ Covid scatterà a metà febbraio per gli studenti della Scuola di Medicina di Bari. A fornire un sommario calendario per le somministrazioni delle dosi – che riguardano non solo gli iscritti a Medicina, ma anche di Odontoiatria e al Bari English Medical Curriculum (il corso di Medicina totalmente in lingua inglese) per un totale 4.645 gli studenti, è stato il responsabile universitario delle vaccinazioni, il professore Silvio Tafuri, durante i colloqui con i rappresentanti delle associazioni studentesche, preoccupati per i ritardi nell’avvio della campagna vaccinale. Soprattutto per proteggere gli studenti impegnati nei tirocini nei reparti ospedalieri che trattano i pazienti Covid.

Come data indicativa è stata fornita quella di martedì 16 febbraio, quando saranno convocati gli studenti iscritti al sesto anno e i fuoricorso. La chiamata alla vaccinazione seguirà una procedura specifica: “Il centro vaccinale in base agli elenchi degli iscritti di cui è in possesso – spiegano i rappresentanti delle associazioni Studenti Per e Ops-Obiettivo Professioni Sanitarie – procederà calendarizzando anno per anno tutti gli studenti”. Sulla mail istituzionale degli studenti verrà quindi inviato un calendario anonimo suddiviso per matricola, attraverso il quale si potrà controllare giorno, ora e luogo in cui avverrà la vaccinazione. La provvisoria roadmap delle vaccinazioni contro il Covid vedrà poi proseguire la somministrazione a scalare per gli iscritti del quinto, quarto e terzo anno, che dovrebbero essere vaccinati entro il 19 febbraio.

Gli studenti del primo e secondo anno dovrebbero invece essere calendarizzati nella settimana dal 22 al 28 febbraio. Diverso invece il criterio per gli iscritti a Odontoiatria, per cui, come comunicato agli studenti, si sta cercando di destinare una sola giornata nel breve termine per inserire tutti coloro che dovranno ricevere la dose. Nel caso un’organizzazione di questo tipo risultasse impossibile, l’Ateneo potrebbe pensare a una scansione per anno di iscrizione come a Medicina. Un calendario stringente, come si può vedere, derivato dalla capacità del centro vaccinazioni di processare 300 dosi al giorno. La priorità, naturalmente, è per chi frequenta i reparti ospedalieri durante il tirocinio.
Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo ai rappresentanti degli studenti, che nelle scorse settimane avevano protestato per i ritardi nell’avvio del piano vaccinale.

“Allo stato attuale unicamente alcuni tirocinanti delle sedi decentrate afferenti alla Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Bari – scrivevano in un appello ufficiale – hanno avviato le operazioni di vaccinazione studentesca messa in atto dalle aziende sanitarie in cui si svolgono le attività (l’ospedale Irccs ‘Saverio de Bellis’ di Castellana Grotte, l’ospedale ‘Vito Fazzì di Lecce, l’ospedale ‘Miullì di Acquaviva, l’ospedale ‘Di Venerè di Bari e l’ospedale ‘Panicò di Tricase), ma rimangono ancora esclusi gli studenti del Policlinico di Bari e delle Asl di Taranto e Brindis”i. Parole che non sono cadute nel vuoto: “Siamo assolutamente entusiasti di questo obiettivo raggiunto – il commento dei rappresentanti di Studenti per Medicina e Ops – È un momento importante e soprattutto un primo e piccolo passo verso il ritorno alla normalità”. Guardando a livello nazionale, però, l’Ateneo barese parte in ritardo nella campagna vaccinale degli studenti di Medicina rispetto alle altre università del Mezzogiorno, che in molti casi hanno avviato le somministrazioni già a metà gennaio.

A Napoli, ad esempio, il primo studente è stato vaccinato il 12 gennaio scorso – tre giorni prima dell’avvio della campagna nella ‘Scuola Medica Salernitanà dell’Università di Salerno – mentre negli atenei siciliani di Palermo e Messina le domande per le vaccinazioni sono partite il 15 gennaio (iniziando, come a Bari, con gli studenti iscritti all’ultimo anno e con i fuoricorso). E c’è chi ha ricevuto la sua dose già il 10 gennaio, come avvenuto nell’azienda ospedaliera ‘San Luigi di Orbassano’, dove ha sede uno dei corsi di laurea in Medicina dell’Università degli studi di Torino.

bari.repubblica

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