Concorsi scuola, ai prof di matematica un posto su sei

Quasi ottomila posti su poco meno di 50 mila sono per loro. La fetta più grossa (4.709 posti, di cui mille solo in Lombardia) per i prof delle medie di cui c’è cronica mancanza soprattutto al Nord. I bandi sono pronti, ma quando si potranno fare davvero i concorsi con l’emergenza coronavirus in corso ancora non si sa

Un prof su sei di quelli che arriveranno – quando arriveranno – con i nuovi concorsi, insegnerà matematica. I bandi per i 49 mila posti in palio (24 mila riservati ai supplenti con più di tre anni di servizio e altri 25 mila per i neolaureati) sono pronti e iniziano a uscire le prime indiscrezioni sui posti disponibili per le diverse classi di insegnamento. Non sorprendentemente, la parte del leone la fanno i prof di matematica di cui c’è cronica carenza nelle scuole. Secondo le tabelle anticipate da Orizzonte Scuola in tutto sono in palio 7.854 posti, un sesto del totale, e la fetta più grossa – 4.709 posti – è riservata ai prof delle medie. Ormai da anni sono merce rarissima, soprattutto al Nord dove i laureati in materie scientifiche che decidono di intraprendere il lungo e tormentato percorso per entrare di ruolo sono ormai delle mosche bianche. Troppo forte la competizione del settore privato (laboratori industrie start-up) che offre stipendi e soprattutto prospettive di carriera molto più allettanti della scuola (un prof delle medie, entrato in ruolo a 1.350 euro netti al mese, dopo 35 anni di servizio non arriva a 1.900 euro).

Allarme scuole medie

Già a settembre di quest’anno due posti su tre di tutti quelli autorizzati dal Miur in Lombardia (in tutto 11 mila) sono andati deserti per mancanza di candidati(non solo matematica ma anche italiano, lingua straniera e sostegno) e le scuole hanno dovuto arrangiarsi come potevano ricorrendo alle cosiddette Mad, messe a disposizione: cioè chiamando a insegnare matematica neo laureati privi dell’abilitazione. E pazienza se, in base ai rapporti dell’Invalsi – uno studente su tre esce dalle medie senza sapere leggere scrivere né fare di conto – la scuola italiana avrebbe bisogno al contrario di un investimento strategico per rafforzare queste competenze di base intervenendo prima che il ritardo sia irrecuperabile (cioè proprio fin dalla prima media). L’anno prossimo sarà anche peggio. I mille posti di matematica alle medie in palio per la Lombardia rappresentano altrettante caselle vuole che non andranno riempite prima di due o tre anni. I vincitori del concorso straordinario infatti che dovevano salire in cattedra a settembre arriveranno se va bene in corso d’anno. L’emergenza sanitaria impedisce per il momento lo svolgimento della prova a crocette prevista. I sindacati – con l’appoggio del Consiglio superiore dell’Istruzione e fort pure di un irrituale assist del sottosegretario Peppe De Cristofaro) – chiedevano di aggirare l’ostacolo con l’ennesima sanatoria (niente scritto: si entra per titoli e servizio), ma la ministra Lucia Azzolina ha tenuto duro: il concorso si faranno appena si può e semmai le assunzioni andranno retrodatatate a settembre. Ancora più complicato e lungo appare il destino degli altri 25 mila candidati i quali dovrebbero seguire il percorso più lungo e tortuoso del concorso ordinario con prova preselettiva scritto e orale. Bene che vada per loro se ne riparla a settembre 2022.

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