Chat whatsapp con immagini hard: allarme a scuola

Nella chat anche dei professori invitati, ritrovatisi involontariamenti all’interno

“Aggiungete chi volete, dobbiamo superare i mille”. È questa la chat incriminata su cui stanno indagando polizia e carabinieri che in queste ore stanno ancora raccogliendo numerose segnalazioni. Un gioco, partito con la scusa del compleanno di whatsapp per essere divulgato velocemente.

Una chat che in breve tempo è diventata anche veicolo di messaggi pesanti e a sfondo pedopornografico tanto da far partire un’indagine. Si cercano i responsabili della diffusione delle immagini, ma anche coloro che le avrebbero introdotte, avvalendosi di un mezzo destinato a giovani, per lo più studenti delle scuole medie. Si cerca di capire anche se la diffusione sia circoscritta o se si sia allargata anche ad altre realtà. L’immagine partita con uno schermo nero con scritto ‘Dobbiamo superare i cento’ e poi ‘Dobbiamo superare i 200’, fino a ‘Dobbiamo superare i mille’, con tanto di cuore pulsante azzurro su schermo nero.

Alcuni studenti hanno avvisato i genitori di aver ricevuto l’invito in quella chat, dove sono girati anche messaggi sgradevoli: da lì è partito il tam tam che ha raggiunto rappresentati di classe e d’istituto che si sono subito adoperati per informare i genitori nelle chat di classe, di abbandonare il gruppo all’istante e di cancellare i contenuti. L’invito è anche quello di informare subito le forze dell’ordine riguardo a numeri sospetti.

Nella chat anche dei prof

A finire nelle chat sono stati anche alcuni professori, che, involontariamente invitati, si sono ritrovati inseriti in una discussione con contenuti che non gli appartenevano. Il campanello d’allarme è suonato in molte famiglie che si sono subito adoperate a controllare minuziosamente i cellulari dei propri figli, ma anche le cartelle fotografiche alla ricerca di eventuali contenuti fuori legge. Molti anche i ragazzini che si sono insospettiti da soli vedendo numeri sconosciuti e hanno abbandonato la chat prima che la notizia delle segnalazioni arrivasse ai genitori attraverso la chat di classe.

Al lavoro ci sono oltre a poliziotti e militari, anche gli agenti della polizia postale. Già in passato immagini a sfondo hard, avevano messo nei guai un gruppo di studenti che le avevano diffuse in una chat circoscritta. Questa volta invece, lo scopo sembrava proprio quello di attirare quanti più giovani attraverso un gioco che poi si è rivelato solo un’esca, fortunatamente bloccata in breve tempo, per adolescenti.

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