Cattedre vuote: secondo i sindacati ci saranno 200mila supplenti

Ma il ministero fornisce una prima stima più bassa: “Secondo i calcoli poco più di 130mila ma per il sostegno i supplenti aumenteranno”

Anche questo settembre si ripresenta puntuale la distanza numerica, e quindi di proporzioni, sugli immessi in ruolo e le cattedre vuote tra i dati del ministero dell’Istruzione e quello delle maggiori sigle sindacali. Dalle pagine de Il Corriere della Sera, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha fornito i primi dati sulle immissioni in ruolo: “Abbiamo assegnato il 79,9% dei posti autorizzati dal Mef contro il 47,4 dello scorso anno. Restano vuoti 40.404 posti a fronte di 56.324 dell’anno scorso. Per il sostegno la chiamata dalle graduatorie delle supplenze ha funzionato anche se restano 66 mila posti assegnati a insegnanti non di ruolo”.

“Secondo i nostri calcoli, i supplenti saranno poco più di 130 mila“, afferma Valditara. Riguardo agli insegnanti di sostegno invece afferma: “Va detto che i posti sul sostegno affidati in parte a supplenti saranno destinati a un aumento: ci saranno nuove certificazioni mediche che arriveranno ad anno già avviato“.

Barbacci (Cisl Scuola): “Usare le Gps per i posti vacanti”

“L’80% dei posti occupati è la cifra che ci ha fornito il Ministero seppur le operazioni non sono ancora terminate, quindi il giudizio finale lo potremo dare tra qualche giorno. Temo che quest’anno possano ripetersi le defaillances degli anni passati. Il trend migliora, la procedura sta avendo qualche elemento in più di efficacia, però dobbiamo capire come mai. I numeri dicono che attingere esclusivamente dalle graduatorie dei concorsi di merito non basta. Abbiamo un contenitore permanente e continuo che è quello da cui attingiamo per le supplenze per gli incarichi annuali, sono precari storici abilitati che utilizziamo tutti gli anni che noi crediamo debbano essere quelli che per primi stabilizzati”.

“Sono 130mila i posti vacanti che poi si rinnovano ogni anno dai pensionamenti che si stimano essere ogni anno 30mila, quindi è un fenomeno in evoluzione, ecco perché serve una fonte di attingimento certa e sicura che è quella delle Gps. I precedenti ministri – spiega Barbacci – sono stati particolarmente rigidi, a cominciare da Azzolina, per poi seguire Bianchi, non hanno accolto questa proposta. Il ministro Valditara sembra più aperto, ricordo però che ci sono dei vincoli legati alle scelte del PNRR che prevedono l’attingimento esclusivamente dalle graduatorie di merito, dai concorsi ordinari, quindi bisogna cambiare questo indirizzo”.

D’Aprile (Uil Scuola Rua): “Ci saranno oltre 200mila supplenti”

“La campanella suonerà con oltre 200mila supplenti. È un danno per i precari ma soprattutto per gli alunni ai quali non viene garantita la continuità didattica“, è il commento di Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua. “Gli alunni rischiano di cambiare anche tre docenti all’inizio dell’anno sulla stessa disciplina – afferma D’Aprile -. Assisteremo come di consueto “al balletto” del personale. A questo si aggiunge il problema sul sostegno. Migliaia di posti in deroga anche in assenza di docenti specializzati. Servono 80mila docenti di ruolo per la copertura dei posti“.

“Avevamo proposto al ministro Valditara una soluzione: trasformare tutti i posti vacanti da organico di fatto a organico di diritto. Il tutto, quindi stabilizzando 250 mila precari, costerebbe 180 milioni di euro, circa 715 euro a precario. Rappresenterebbe anche un volano di crescita per l’intera economia del paese“, conclude il sindacalista.

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