Caro libri, editori: “Più fondi pubblici per fornirli gratis ai meno abbienti”

Il presidente dell’Associazione dei presidi Giannelli: “Contributi alle famiglie abbienti devono arrivare in tempo”

“Per coprire il costo libri di tutte le famiglie in povertà assoluta servirebbe un fondo pari a 170 milioni di euro. Ma bisognerebbe aiutare anche quelle in povertà relativa: per fare questo sono necessari 350 milioni”. Lo afferma Paolo Tartaglino, presidente dell’Associazione italiana editori, in un’intervista al fattoquotidiano.it. Il riferimento è al finanziamento messo a disposizione dal ministero dell’Istruzione e del Merito per i meno abbienti, che attualmente ammonta a 133 milioni. La spesa media da sostenere, quest’anno, è di 300-350 euro secondo la Rete degli Studenti Medi. Chi è più a rischio secondo l’Istat sono soprattutto coppie del Sud con più minori in casa e in cui una persona sola lavora e genitori single. “Ne abbiamo parlato con il ministero dell’Istruzione che ad oggi ha ipotizzato uno sgravio fiscale in base all’Isee, considerando il libro alla stregua del farmaco”, spiega Tartaglino.

Le proposte

C’è anche chi, come il sociologo Marco Albertini, docente dell’Università di Bologna, dalle pagine di Repubblica chiede che i libri, fino all’età dell’obbligo, siano a carico dello Stato, come accade già oggi per la primaria. Una proposta scartata da Tartaglino: “La scuola dell’obbligo è fino a sedici anni. Facciamo due conti: di che cifra stiamo parlando? Nessun partito politico sarebbe pronto a seguire questa strada”. Anche Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione dei presidi è contrario: “Il libro gratuito per tutti – anche chi non ha bisogno – non è una gran trovata, semmai va sollevata la questione dei contributi alle famiglie non abbienti che devono arrivare in tempo. C’è poi da dire che il tetto di spesa è fermo, comprendo che gli editori possano essere in difficoltà”. Il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, solleva un altro problema: “Il governo deve intervenire subito varando un decreto che modifichi il vergognoso e scandaloso articolo 8 della Legge 15 del 13/2/2020 che, in barba alla libera concorrenza, vieta alle grandi catene di supermercato e alle piattaforme digitali di poter fare sconti sui libri scolastici superiori al 15% del prezzo di copertina. Nel 2019 i ribassi arrivavano anche al 25%, ora non possono superare quella soglia. Un aggravio occulto per le famiglie del 10%, in un momento in cui già faticano a pagare le bollette e a fare la spesa”.

Secondo Tartaglini solo sull’universo dei libri adottati il rialzo quest’anno è del 4,1% (l’Unione nazionale consumatori parla del 4,3%): “Nessuno si è mai sognato di aumentare i prezzi del 10% nonostante il costo della carta lo scorso anno abbia subito un +70% e quest’anno sia ancora +45%. Ogni anno, in tutte le case editrici, c’è un rialzo che consente agli editori di investire in innovazione, di mettere a disposizione supporti digitali. Oggi un libro di musica, sulla piattaforma, consente di suonare con un’orchestra vera; uno di arte di accedere online ad un museo”.

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