Bimbo morto a Napoli, si escludono responsabilità penali

bimbo morto a Napoli

C’è la scuola chiusa oggi a Napoli. La decisione è arrivata ieri d’intesa con le istituzioni, dopo la tragedia che ha colpito Patrizio, il piccolo morto soffocato per aver ingerito un pezzo di mozzarella durante il pasto alla mensa.

C’è un cartellone fuori il cancello che annuncia la decisione, “Per rispetto e solidarietà nei riguardi del dolore della famiglia del piccolo Patrizio”, si legge.

Il sindaco di Napoli, De Magistris, ha parlato di tragedia “infinita”; il direttore scolastico regionale, Diego Bouchè, ha affidato alla magistratura un’inchiesta. Nessuno, per il momento, sa con certezza quello che è accaduto. Tra le maestre regna il silenzio e lo sconforto. Qualcuno dice che ieri, proprio nel momento in cui è avvenuta la tragedia, fosse di turno una maestra nuova, che era nella scuola da settembre.

Nemmeno la preside Silvana Renzulli era nell’istituto in quegli istanti. Si trovava nel plesso vicino, quello che ospita le elementari e le medie. Fuori il cancello ci sono mamme che aspettano di avere notizie, commentano, parlano: tutto si è diffuso in pochi istanti nel quartiere.

Le prime indagini condotte dalla polizia tendono ad escludere responsabilità penali nella morte di Patrizio. Gli agenti del Commissariato Arenella, diretti dal vicequestore Carmela D’Amore, sentiranno oggi altre 4-5- maestre dell’Istituto Omnicomprensivo ”Minucci” per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.

Ieri sono state interrogate altre maestre e gli assistenti della ditta che fornisce i pasti alla scuola. Quando il piccolo Patrizio stava consumando il pasto – ha accertato la polizia – erano presenti la maestra ed un assistente, così come previsto dai regolamenti. Anche la manovra di soccorso sul bambino sarebbe stata tentata dal personale della scuola, anche se senza esito positivo. Altri elementi utili alle indagini, coordinate dal pm della Procura di Napoli Sergio Ferrigno, potrebbero venire dall’ autopsia, che al momento non è stata ancora fissata.

Domani, intanto, i bambini dell’istituto torneranno nelle loro classi senza Patrizio. Qualcuno dovrà spiegargli che il loro amico non c’è più. E sarà quello il compito più difficile.

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