Bernini: “Vogliamo migliorare accesso a Medicina”

Il ministro dell’Università ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Piemonte Orientale. Alla cerimonia anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Questo ateneo un esempio da seguire. Ha vinto la sua sfida”.

“Stiamo ragionando su come migliorare l’accesso al corso di laurea in Medicina, senza perdere di vista il bisogno di nuovi medici”. A dirlo è stata il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, all’inaugurazione a Vercelli dell’anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale (Upo), che ha visto la consegna della laurea ad honorem a Mariella Enoc, già presidente dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.

“Vogliamo dare piena attuazione – ha proseguito Bernini – al diritto allo studio, prendendoci cura di chi non ha mezzi economici, riconoscendo le qualità di chi più si impegna. In un mondo che cambia in fretta, l’Upo ha vinto la sfida diventando espressione fedele di un territorio allargato. È un modello di ateneo che pensa globale, ma agisce locale, come dimostra la presenza di studenti stranieri. Ora siete pronti a scrivere nuove pagine, il nostro Paese ha bisogno di formazione, di ricerca ad alto livello, che è garanzia di crescita e di sviluppo”.

Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “A venticinque anni dalla sua istituzione questo ateneo ha vinto la sua scommessa – ha detto – La nascita di questa università si inseriva in una stagione di ampio rinnovamento degli assetti dell’istruzione superiore della Repubblica: la formula di atenei inseriti in un sistema a rete appariva nuova, superava la rigidità delle strutture del nostro sistema universitario, di quell’esperienza su cui fino allora si era basato e suscitava da alcune parti qualche riserva e qualche perplessità. Al contrario è di ogni evidenza che qui come altrove si è trattato di una formula felice, che si è sviluppata in modo positivo, recando beneficio al nostro sistema universitario e ai territori nei quali sono inseriti e con i quali strettamente collaborano”.

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