Ballo di fine anno aperto anche alle coppie gay: gli studenti bocciano la proposta ma la scuola conferma la svolta dopo le polemiche

Ha tenuto banca per diversi giorni il caso del liceo Cicognini di Prato che aveva deciso di dare l’ok alla partecipazione al ballo delle debuttanti anche alle coppie omosessuali. Un’idea bocciata con un sondaggio interno dagli studenti ma che i vertici della scuola hanno comunque voluto confermare. La studentessa che ha sollevato il caso: “Delusa dai miei compagni”.

Ballo vietato alle coppie gay, anzi no. Ha tenuto banco per molti giorni il caso dell’esclusione dal ballo delle debuttanti del liceo Cicognini di Prato delle coppie omosessuali deciso, attraverso una votazione, dagli studenti che volevano che la partecipazione all’evento “mondano” per eccellenza del mondo scolastico partecipassero sono coppie di sesso diverso.

Ieri il collegio dei docenti dell’istituto toscano, dopo aver discusso dei consigli di classe, ha approvato all’unanimità la modifica della norma che limitava la partecipazione al ballo alle sole coppie di studenti e studentesse del quinto anno del liceo esclusivamente se eterosessuali.

Una decisione che è arrivata al termine di una settimana densa di polemiche visto che la proposta avanzata dalla scuola era stata bocciata sul filo di lana proprio dagli studenti che martedì scorso con un sondaggio avevano rimandato al mittente l’idea uscita dal cda della scuola.

Se, infatti, la proposta di aprire il ballo anche alle coppie di studenti omosessuali aveva trovato anche l’approvazione del 78,8% dei docenti, l’appeal tra i ragazzi si era fermato a un deludente 49,1%. Il che aveva scatenato una serie di polemiche culminate dalla decisione di ieri che ha di fatto riportato le lancette alla prima decisione della scuola. “Il ballo sarà aperto a tutte le coppie liberamente formate” ha annunciato la preside dell’istituto dando a tutti l’appuntamento per il prossimo 18 giugno quando a ballare ci sarà anche Viola, la ragazza che aveva sollevato il caso con una denuncia pubblica ma che non nasconde la sua amarezza per la gestione del caso da parte di scuola e studenti. “È evidente che nei nostri compagni non c’è stata abbastanza tolleranza né solidarietà. A quanto sembra l’apertura ai cambiamenti, quando si arriva al punto, si sgretola sui pregiudizi. Siamo deluse dal fatto che un tema così delicato come quello dell’inclusione sia diventato materia per un sondaggio” ha dichiarato in un’intervista al Resto del Carlino oggi in edicola.

“Mi sono sentita in colpa per tutto il clamore che ne è seguito – ha continuato – La mia richiesta è stata male interpretata: andare al ballo di fine anno è il mio sogno fin dalla prima liceo e chiedere di partecipare accompagnata da una donna è un modo per sentirmi accettata. Avrei potuto partecipare insieme a uno studente, ma che senso avrebbe avuto? È una serata importante ed è bello passarla con chi ho piacere di avere al mio fianco, non con qualcuno imposto da un cliché”.

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