La finanziaria prevede un incremento di 400 milioni di euro per l’Università. È una cifra molto generosa, adesso è necessario però accelerare sulla riforma per evitare che questo afflusso di fondi vada sprecato in nepotismi e baronie». Lo afferma Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria e portavoce della Giovane Italia «Il mondo accademico adesso non ha più scuse dietro cui nascondersi.
I fondi ci sono ed è necessario fare il salto di qualità, è necessario aprire le polverose università al merito, scrostare i privilegi ed eliminare le sacche di potere feudale e gli sprechi indiscriminati. La riforma scritta dalla Gelmini è un buon inizio per rivoluzionare gli atenei italiani. Auspichiamo che il Parlamento e il Senato non la tengano in un cassetto, altrimenti questi fondi aggiuntivi sarebbero l’ennesimo spreco», aggiunge Andrea Volpi, capogruppo al Cnsu per i giovani del Pdl. «Per anni i governi hanno sempre tagliato le risorse, per la prima volta assistiamo ad una importante inversione di tendenza.
È un segnale importante che dimostra l’attenzione del PDL verso i giovani e il futuro. Eravamo contrari ai tagli indiscriminati, oggi saremmo però contrari ai finanziamenti a pioggia e altrettanto indiscriminati; per questo è fondamentale accelerare sulla riforma e premiare le università migliori a discapito di quelle che sprecano e che si mantengono su logiche feudali», concludono congiuntamente Donzelli e Volpi.
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